Si sono presentati, quasi tutti, i primi 13 diplomati del biennio accademico 1988-89. Sono coloro i quali hanno vissuto un’esperienza formativa preziosa, e allora unica nel suo genere, grazie alla Scuola diretta a fini speciali in Informatica, intitolata al cavalier del Lavoro, Uberto Bonino. Tempi eroici, Messina anticipava il futuro, grazie alla lungimiranza di un imprenditore che sapeva quanto fosse importante investire sul territorio, per dare alle ragazze e ai ragazzi di Sicilia e Calabria opportunità altrimenti negate. E così, dopo le Borse di studio agli studenti meritevoli, nel 1987, un anno prima della sua morte, il fondatore della Ses, la società editrice della Gazzetta del Sud, propose all’Università di sottoscrivere una convenzione per far nascere la Scuola d’Informatica a Messina. La Ses investì nei primi due anni 1 miliardo 200 milioni di vecchie lire. Uberto Bonino è stato ricordato da tutti ieri sera, durante il convegno promosso da UniMe, nell’ambito delle attività per l’anno 2022 dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, e svoltosi nell’aula magna del Polo di Scienze di Papardo. Quell’aula che porta il nome di un altro dei protagonisti di quella convenzione risalente al luglio 1987, il prof. Vittorio Ricevuto, che allora era preside della Facoltà di Scienze. Tutto nacque grazie alla Ses e alla Fondazione Bonino-Pulejo, poi, negli anni successivi l’Università istituì i corsi di iaurea triennale in Informatica, che dall’anno accademico 2020-2021 comprende anche un curriculum in “Data Analysis” interamente in lingua inglese. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina