Partirà lunedì prossimo 9 maggio e si concluderà sabato 14 il Cammino della Bellezza, l’itinerario di trekking naturalistico e religioso che “collega” le cattedrali di Messina e Taormina toccando alcuni fra i borghi più significativi del versante ionico dei monti Peloritani, alla scoperta del ricco patrimonio paesaggistico, naturalistico, storico, religioso, artistico e culturale. L’iniziativa, promossa dall’associazione “Camminare i Peloritani” presieduta da Pasquale D’Andrea assieme a don Giovanni Lombardo e patrocinata dall’Università degli studi di Messina in collaborazione con la cooperativa di comunità Valli Basiliane e Armonie dello Spirito, è inserita tra i cammini delle “Vie Sacre di Sicilia”. Sono 120 chilometri da percorrere in sei giorni (e cinque pernottamenti), con 23 soste nei casali e borghi del versante e la visita ai monumenti più belli: da Messina con la cattedrale e il Cimitero monumentale, S. Filippo inferiore con il monastero, Zafferia, Larderia, Mili S. Pietro con la chiesa di S. Maria, Mili S. Marco, Galati S. Anna, S. Stefano Medio con la chiesa S. Maria dei Giardini, S. Stefano Briga, Pezzolo e Altolia con l’eremo Madonna delle Grazie, ad Alì con il duomo di S. Agata, Alì Terme con il santuario Maria Ausiliatrice, Nizza di Sicilia, Allume e Sciglio (Roccalumera), Rocchenere (Pagliara), Grotte (Furci Siculo), Savoca con il Castello d’Alcontres, il convento dei Cappuccini e la chiesa madre, Casalvecchio, Scifì (Forza d’Agrò) con la chiesa S. Onofrio e il monastero dei SS. Pietro e Paolo, Gallodoro, Castelmola e Taormina con la chiesa Madonna della Rocca, il castello Monte Tauro e la Cattedrale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina