Un appuntamento quello con “Notti disiata”, giunto alla 22 edizione, come sempre ricco di piacevoli sorprese in musica, alla ricerca del perduto spirito del Natale.
A proporlo, come sempre, il Museo Cultura e Musica Popolate dei Peloritani, su progetto dell’Associazione Kiklos, in collaborazione con la parrocchia di Santa Caterina, la partecipazione dell’associazione Orchestra da Camera di Messina, nell’ambito del ricco cartellone di concerti impaginato dal Comune di Messina.
Ad aprire il concerto, la classica sonata pastorale della novena peloritana, eseguita da Salvatore Vinci, alla zampogna ‘a paro' e da Salvatore Vinci jr, ovvero Nonno e nipote, ad attestare una virtuosa continuità della secolare pratica musicale di tradizione del Natale messinese.
Poi sarà in scena l’ensemble vocale “Cantica Nova", diretto dal M Francesco Saverio Messina, con un viaggio tra i canti del Natale della tradizione europea, fra Inghilterra, Francia e Spagna. Seguirà il canto di novena della tradizione di San Pier Niceto, con la famiglia Catanese, con zampogne e canto. Seguiranno, così come è sempre capitato a Notti Disiata, due proposte vocali davvero originali. Ci sarà infatti il coro del Centro diurno Camelot, diretto da Matteo Allone, e quello degli studenti del Maurolico costituito dal prof. Daniele Macris, con due canti di Natale della tradizione greca, accompagnati alla chitarra da Giacomo Guttadauro.
Il ritorno alla forma pastorale classica sarà invece proposta da Antero Arena, al violino, e Maria Assunta Munafo', all'organo, con la Sonata Pastorale barocca do Giuseppe Tartini. Il finale del concerto con la zampogna ‘a paro" di Rosario Altadonna, regalerà un ulteriore dono in musica fra tradizione e ricreazione interpretativa.
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