Reprimere le condotte illecite, ma soprattutto evitarle. Una strategia senza dubbio efficace, ancor più se l’azione preventiva viene condotta rispetto ad un’utenza particolarmente sensibile, “fragile”: quella composta da bambini, ragazzi e giovani adulti, sempre più pienamente, e precocemente, partecipi delle dinamiche dei “grandi”. Dinamiche legate ai percorsi di crescita, prevalentemente in modo fisiologico, ma non di rado causa di atteggiamenti disfunzionali, fino ad integrare vere e proprie fattispecie di reato punibili dall’autorità giudiziaria. In questo percorso educativo, volto a consolidare una “cultura della legalità”, si inserisce il programma di incontri nelle scuole varato dal Comando provinciale dei carabinieri, retto dal colonnello Marco Carletti, che saranno promossi dai comandanti delle nove Compagnie dipendenti dal Comando Provinciale nelle scuole ricadenti nelle rispettive giurisdizioni. Interessati gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e dell’ultimo anno della Primaria, di circa 200 istituti della provincia peloritana, con particolare riguardo a quelli più isolati e periferici, valorizzando le aree tematiche indicate nelle linee guida emanate dal Comando Generale dell’Arma. E ogni giovedì Gazzetta del Sud, attraverso l’inserto “giovane” Noi Magazine, racconterà di tutte le tappe di questo articolato tour, condotto dai comandanti di Compagnia o del Nucleo Operativo o Radiomobile che tratteranno diversi argomenti relativi alla legalità - seguendo uno schema espositivo omogeneo, sulla base di una serie di note di linguaggio sviluppate dal Comando Generale - avvalendosi anche di una pattuglia di militari all’ingresso della scuola con equipaggiamento completo, al fine di mostrare “in concreto” agli alunni i compiti del carabiniere. Gli incontri si apriranno con un momento divulgativo sull’Arma dei Carabinieri e i suoi compiti istituzionali svolti a tutto tondo nella tutela della legalità (organizzazione e attività di tutela forestale, ambientale, agroalimentare e del patrimonio culturale). Quindi l’attività di potenziamento formativo in tutto ciò che attiene alla cultura della legalità, con l’approfondimento (in base alle richieste dei docenti o degli studenti durante l’incontro) su temi quali l’accesso alla carriera militare, l’educazione alla legalità ambientale, lo stalking e il femminicidio, il bullismo, la sicurezza stradale, le sostanze stupefacenti, la protezione internazionale dell’Arma, i diritti umani e le funzioni di polizia, la contraffazione e la proprietà industriale, l’accesso ad internet e i rischi connessi, gli interessi diffusi (sanità, igiene e sofisticazioni alimentari, ambiente, lavoro, patrimonio culturale), la struttura e i compiti dell’Arma, le investigazioni telematiche, nonché argomenti di attualità legati alla realtà locale. Come ribadito dal colonnello Marco Carletti, comandante provinciale Carabinieri di Messina, «il progetto di voler contribuire ad avvicinare, attraverso un costante e costruttivo confronto, il mondo della scuola e l’Arma dei Carabinieri, è strategico, non solo dal punto di vista di una maggiore efficacia dell’attività preventiva e repressiva - svolta quotidianamente dalle forze di polizia – ma soprattutto per lo scopo che si prefigge questa iniziativa, ovvero quello di far capire l’importanza di parlare con le Istituzioni cercando di infondere nei giovani la legalità, lo spirito civico, l’attenzione al territorio e all’ambiente, la comune, civile e pacifica convivenza, nonché il rispetto delle regole per la matura e partecipe condivisione di un percorso di crescita reciproca tra scuola e operatori della sicurezza».