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Vive a Messina da 50 anni fratel Vincenzo, il camilliano più longevo al mondo

Un'esistenza donata agli altri, soprattutto ai più sofferenti negli ospedali

Fratel Vincenzo, quasi 100 anni, col parroco di San Camillo, padre Koffu Medard Aboue

Fratel Vincenzo Codella è il camilliano più longevo al mondo: il prossimo 10 agosto raggiungerà il traguardo dei cento anni. Originario di Calitri, in provincia di Avellino, ma messinese di adozione, il religioso è giunto in riva allo Stretto quasi mezzo secolo fa accolto dal compianto padre Gino Cisternino, diventando un punto di riferimento per l’intera comunità.

Allegro, saggio e generoso: una vocazione lunga e particolare quella di fratel Vincenzo che, da religioso laico, ha scelto d’impegnarsi nel servizio premuroso agli ammalati emulando il carisma del suo fondatore. «Un sorriso, una carezza sul volto e la preghiera: fino a qualche anno fa le sue giornate iniziavano e si concludevano in corsia, a fianco degli ammalati», racconta padre Koffu Medard Aboue, il parroco della chiesa di San Camillo che martedì scorso ha accompagnato il confratello al Policlinico per la somministrazione del vaccino. È stato un momento di gioia per tutto il personale sanitario presente, sbalordito dalla prontezza di spirito di fratel Vincenzo, ma soprattutto dal suo atteggiamento.

«L’ospedale è sempre stato la sua casa, un luogo di sofferenza e speranza, ma soprattutto una scuola di carità», ha detto padre Medard. In quest’ultimo anno l’impegno della comunità a favore dei pazienti ricoverati nella casa di cura è stato costante: «Abbiamo affrontato l’emergenza con attenzione ma senza alcun timore», racconta il sacerdote, che oltre alla presenza in corsia ha sempre garantito la visita domiciliare agli infermi e agli anziani.

Una “scelta di campo” illuminata dal carisma di S. Camillo De Lellis, fondatore dell’Ordine dei Chierici regolari ministri degli infermi, che ha sempre posto al centro l’attenzione ai bisogni corporali e spirituali del malato. Anche in chiesa le celebrazioni e i momenti di preghiera, ha aggiunto padre Medard, si sono svolti sempre nel pieno rispetto delle norme anti Covid, grazie al coordinamento del governatore dell’Arciconfraternita “Madonna della Salute di S. Camillo” Salvatore Comunale, garantendo ai fedeli presenti la massima sicurezza.

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