Anche la Regione approva e partecipa al co-finanziamento, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico di un progetto da 8 Milioni di euro che vede capofila l’Istituto clinico polispecialistico Cot di Messina.
«Il ringraziamento va a all’assessore Turano che ha sbloccato una situazione ferma per alcune aziende addirittura dal 2017. Si tratta di un progetto strategico, e la scelta di contribuire con risorse regionali al finanziamento è davvero importante: evidenzia una visione dell’Assessore in un settore di sviluppo cruciale nei prossimi anni - sottolinea Marco Ferlazzo, presidente della capofila Cot».
Dalla piattaforma software di supporto al chirurgo
Pianificare ed eseguire al meglio i propri interventi fino a strumentazione e materiali “smart” che garantiscono un approccio paziente-specifico e minimamente invasivo. C’è un progetto di ricerca tutto messinese tra quelli esaminati e finanziati, in tutto 28, dal Ministero dello Sviluppo Economico in accordo con l’assessorato regionale alle Attività produttive, nell’ambito della Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Si tratta di 343 milioni di euro che daranno modo alle imprese di varcare nuove frontiere e consentiranno di invertire la fuga di cervelli dando la possibilità a giovani eccellenze in diversi campi di esprimersi nella propria terra lavorando all'innovazione in aziende locali.
Fondi consistenti
Questa proposta in particolare, che vede capofila l’istituto polispecialistico Cot di Messina, ha ottenuto un finanziamento di otto milioni. Si tratta di un progetto che ha l’obiettivo di validare, a livello industriale, un’innovativa piattaforma che permette di realizzare un percorso patient specific, che includa le diverse fasi - valutazione, trattamento e riabilitazione - in cui si articola l’esecuzione di una procedura chirurgica ottimizzata per osteotomia, una procedura chirurgica utilizzata per correggere alcuni problemi degli arti, le instabilità articolari e per modificare i carichi sulle articolazioni stesse, garantendo un approccio basato sul paradigma della “personalized medicine”.
Preziosa integrazione
Il progetto prevede di fatto l’integrazione della parte di ricerca clinica ospedaliera in capo a COT con la componente di ricerca applicata in ambito sensoristico, protesico avanzato, rigenerativo e nutraceutico per un intervento globale centrato sul paziente, coperta dagli altri partner. Si punta a rendere disponibile una piattaforma software di pianificazione pre-operatoria, un sistema di guida intra-operatoria, un sistema di validazione funzionale, nonché innovativi materiali bioattivi e percorsi nutraceutici ottimizzati. Per questo all’iniziativa partecipano aziende del settore farmaceutico, biotecnologico e biomedicale: oltre alla capofila COT s.p.a. sono presenti Ncs Lab s.r.l., centro multi-tecnologico con sedi a Carpi e Messina, Erfo s.p.a., laboratorio farmaceutico con sede a Villafranca Tirrena presente in tutta Italia con il marchio Dietnatural, AMED s.r.l., startup specializzata in produzione di protesi ortopediche e vascolari. Il coordinamento scientifico è affidato invece all’Università Campus Biomedico di Roma.
Il Cot
COT s.p.a., ospedale di Messina che fa parte della componente di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale, da anni ormai ha avviato un percorso che, incentrato sulla ricerca in ambito biomedicale, di fatto, ha fatto entrare gli ingegneri in corsia. Il progetto è stato presentato da una compagine interamente composta da PMI e startup innovative del territorio, ed ha ottenuto una valutazione pienamente positiva. Flavio Corpina, consigliere delegato di COT commenta: «Questo traguardo rappresenta sia un punto di arrivo, dopo un percorso di innovazione, ricerca e sviluppo durato 5 anni che ci ha visto collaborare intensamente con tutti i partner della proposta, sia un punto di partenza, che ci consentirà di avere dei ritorni ampi sul territorio anche a lungo termine, tanto in termini di crescita sociale e culturale che occupazionale, per cui é un traguardo importante per tutti». Non è da dimenticare infatti, che il bando premia un utilizzo di risorse del territorio, e la valutazione ha tenuto conto dell’evidente incremento occupazionale garantito.