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Nato... chef, il messinese che ha cucinato per George Clooney

«Io non esagero con gli accostamenti. Amo la cucina siciliana e la ripropongo sempre. Solo che gioco molto con gli abbinamenti e soprattutto con i colori che rendono il piatto vivace, allegro. Come se fosse davvero un'opera d'arte. E del resto la sostanza è importante, ma anche l'occhio a tavola vuole la sua parte». La prossima tappa sarà direttamente all’Opera Hotel di Kiev alla presenza dell’ambasciatore italiano per una cena di gala organizzata per lui, in cui saranno presenti parecchi giornalisti».
Nato Micale, chef apprezzato nella provincia di Messina, classe 1978, fa parlare di sé non solo per il nutrito seguito sui social, oltre 10.000 follower su Facebook, ma per le avventure professionali che lo vedono protagonista. E che ora sono racchiuse nel libro “In cucina con lo chef” scritto in collaborazione con il giornalista Giovanni Remigare. Un percorso di successo il suo, da vero giramondo, anche se le radici sono ben salde a Spadafora. «La passione per i fornelli – racconta Nato – è fiorita grazie a mio papà che amava preparare manicaretti. E scherzando, spesso dico, che i mangioni come me, di solito, si attrezzano presto per soddisfare il proprio palato. Inizialmente mi sono iscritto all’Istituto d'Arte perché amavo disegnare ma poi ho capito che la mia strada era un'altra». Micale, così, si trasferisce all’alberghiero di Giardini Naxos, e da qui comincia la sua carriera, con una lunga gavetta, cercando di rubare il mestiere ai migliori. Quindi spicca il volo. «Mi è capitato di essere stato chiamato anche a cucina chiusa perché fuori orario si è presentato l' illustre attore, George Clooney».

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