Simone Lo Presti, classe 1997, ingegnere del suono e fonico, e in fondo uomo del backstage, si definisce come tutti i suoi colleghi che fanno la sua professione "fantasma del teatro", anche se dal suo lavoro dipende l'ottima riuscita di uno spettacolo. In un anno ha preso un numero spropositato di voli, 130, perché la sua professione lo porta sempre lontano. E chi lo guarda, ogni volta che “calca” un nuovo palco, per un attimo, a volte, subisce un senso di smarrimento, perché è difficile credere che un ragazzo così giovane possa già lavorare ad alti livelli. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina.