"Un 25 aprile che porta con sé un rinnovato senso della libertà: per la prima volta gli ideali civili e di fede si sono fusi in un’unica grande supplica, un grido di aiuto e di speranza, voce di quanti - credenti e non - vogliono essere “liberati da questo assurdo e inaspettato male di vivere”. Ecco il testo della supplica che il parroco della comunità “Madonna delle Lacrime” del villaggio Padre Annibale al Santo Bordonaro ha composto e condiviso in diretta streaming con la sua comunità.
“Santa Maria, Madonna delle Lacrime, ci rivolgiamo a te in questo giorno di festa per il nostro Paese, memoria del grande anniversario della “Liberazione”. Oggi ci ritroviamo nelle nostre case spesso distanti da quanti amiamo a causa di questa pandemia che, oltre a mietere vittime innocenti, continua a tenere in ginocchio la vita e l’economia del nostro Paese e del mondo intero.
Tu che hai versato lacrime umane da questo quadretto di gesso in un’umile casa di Siracusa, intercedi anche in questa situazione per i tuoi figli che, indifesi e disorientati, prigionieri delle proprie paure, non hanno più neanche la forza di piangere. Ti affidiamo gli ammalati e le loro famiglie, ma anche i membri della nostra società, affinchè crescano nella solidarietà e nella compassione per ogni uomo. Sostieni i medici e gli operatori sanitari, i ricercatori e i volontari, i pastori, i governanti e quanti si adoperano per il bene della collettività.
"Vieni in aiuto di quanti non hanno più risorse per vivere dignitosamente, curarsi e mangiare, asciuga le lacrime di quanti hanno perso i propri cari a causa di questa assurda pandemia senza poterli assistere e peggio ancora, senza poterli piangere come avrebbero desiderato fare, spalanca la beata eternità a quanti non hanno avuto la forza di lottare e, in preda alla disperazione, si sono tolti la vita”.
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