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Coronavirus, a Messina favole per bimbi sui social raccontate dall'attrice Mariapia Rizzo

In un tempo in cui le famiglie sono costrette a casa per l'emergenza Coronavirus, sono i bambini a dare forza a un’intera comunità.

Devono sperimentare la didattica on line perché gli studi devono andare avanti, ma hanno bisogno dei loro spazi di svago.

Ed è per questo che l'attrice messinese Mariapia Rizzo, bloccata a casa dopo aver dovuto interrompere la stagione teatrale dei Magazzini del Sale, di cui è direttore artistico insieme con Domenico Cucinotta, ha avuto l'idea di mettere la sua arte e la sua sensibilità, al servizio delle famiglie, raccontando le favole più belle ai bambini tramite video-chiamate whatsapp, a richiesta delle famiglie.

Le richieste, però, sono state così tante che ha dovuto optare per una diretta Facebook.

E così, ogni pomeriggio, l'attrice, dalla cucina di casa sua, racconta le più belle favole della nostra tradizione, intrattenendo ed incantando i bambini, ma non solo.

Sono davvero tante le famiglie che si collegano per ascoltare Cenerentola, Biancaneve e le altre fiabe che hanno accompagnato i sogni di generazioni di bambini, raccontate da Mariapia con grande semplicità, ma allo stesso tempo con grande professionalità.

«Per me il teatro è vita – spiega l'attrice –, così come il contatto con le altre persone. Ho pensato a cosa avrei potuto fare per rendermi utile essendo bloccata a casa. Ho pensato in particolare ai più piccoli. E ho avuto questa idea. Inizialmente pensavo di raccontare le favole ai singoli, ma le richieste sono state talmente tante che ho optato per la diretta Facebook. Sta andando davvero bene, le visualizzazioni sono tantissime, così come i commenti di gradimento. Non mi aspettavo un simile riscontro e sono davvero contenta di rendermi utile in un momento così difficile per tutti».

La pagina di Mariapia è diventata il “Bim bum bam” dei bambini messinesi, un appuntamento fisso per bimbi e non.

E così in generale gli stessi social network, che spesso prima preferivamo per i contatti con gli altri, rinunciando frequentemente a quei contatti diretti che oggi tanto ci mancano, sono davvero l'unico strumento di comunicazione.

Il web, oggi più che mai, è il principale portatore di messaggi positivi e di indispensabile svago, ma anche il principale mezzo per continuare a studiare e lavorare. Il social network, usato in modo costruttivo, diventa il nuovo “focolare domestico” attorno al quale si riuniscono le famiglie. E se c'è una cosa che il virus ci ha insegnato, è proprio la grande potenzialità delle nostre tecnologie, che oggi diventano vitali e che vanno sapute sfruttare al massimo. Senza però sostituirsi, quando possibile, a quegli abbracci che troppo spesso abbiamo rimandato.

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