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Messina, Gesù bambino è nero nel presepe vivente dell'istituto Don Orione

Un presepe vivente “alternativo”. In tutti i sensi. I ragazzi diversamente abili del Don Orione, la cooperativa sociale Faro 85 e il direttore dell'istituto e parroco, don Natale Fiorentino, hanno pensato di mettere nella culla un Gesù bambino nero.

È stata una risposta di grande solidarietà e straordinariamente attuale ai problemi della società del terzo millennio. Soprattutto, si è trattato di un modo nuovo di sentire il Natale: quello che avvicina chi soffre una condizione di disagio, come i ragazzi diversamente abili , agli ultimi della Terra , agli emarginati, a chi soffre.

Don Natale Fiorentino ha detto che Gesù è stato un bambino “diverso” e che, da subito, ci ha insegnato ad abbracciare i “diversi” senza paura di loro. Anzi, Lui è venuto proprio per questo, per indicare a tutti l'unica strada veramente percorribile. Quella dell'amore e della fratellanza.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Messina.

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