Sono più di 150 le storie raccontate sulle pagine della “Gazzetta”. Dal 2 settembre 2018 a oggi, ogni sabato su domenica, protagonisti di una pagina del nostro giornale sono stati e sono donne, uomini, giovani, anziani, studenti, migranti, con i loro volti, il loro vissuto, le esperienze compiute in città o al di là dei confini dello Stretto. Storie di persone reali, vicini della porta accanto, ragazze e ragazzi diventati grandi e che hanno portato il nome di Messina in giro per il mondo, professionisti eccellenti e lavoratori tenaci, tutti con un sogno da realizzare. Alcuni di loro saranno oggi ospiti della puntata speciale di “Scirocco”, il fortunato talk condotto da Emilio Pintaldi, con la collaborazione di Tiziana Caruso e Marcella Ruggeri, in onda ogni venerdì sera su Rtp. Una puntata veramente speciale perché ci saranno loro, i protagonisti delle storie, e ci sarà la città, con le sue rappresentanze istituzionali, il sindaco Cateno De Luca, il rettore Salvatore Cuzzocrea, il vescovo ausiliare mons. Cesare Di Pietro e il presidente della Camera di Commercio Ivo Blandina, insieme con una folta rappresentanza di consiglieri comunali ma anche di studenti delle scuole medie e superiori. Perché si parlerà delle storie ma anche della città, dei tanti andati via e di chi è rimasto, della qualità della vita che precipita e dei progetti di rilancio. Una puntata da seguire, dalle 20,30 in poi, e che si aprirà con un suggestivo momento musicale, realizzato da due giovani arpiste, la cui vicenda umana e professionale è stata raccontata (come gran parte delle altre storie) dalla collaboratrice della Gazzetta del Sud Claudia Benassai. Sono le gemelle Palazzolo che apriranno la serata nell'auditorium Ses. C'è veramente uno spaccato della Messina di oggi in quel lungo elenco di storie pubblicate sul nostro giornale. «Un pezzo di Messina nel cuore d'Inghilterra». «Lo chef che porta i sapori di Messina in Baviera». «A 52 anni, la corsa come filosofia di vita». «La curiosità muove il mondo, non chiamatemi cervello in fuga». «Marco, le ampolle e una ricerca premiata all'estero». «Messina era un inferno, ora sono realizzato». «Angela, un uragano di idee per scoprire sempre cose nuove». «Aldo, il nonno ritrovato dalla nipote Vanessa». «Vivere alla Stazione con i figli nel cuore». «Giuseppe, Maria e.. una vita in grotta». «Il prof. Oreste, che stana le fake news». «Adriana, mamma ingegnere che progetta nuove sfuide». «Chiara, 22 anni e il viaggio al contrario: io torno qui». «Caterina, la gioia di una “chiamata” sotto il cielo di Panama». «Con i suoi arancini messinesi Valeria conquista la Toscana». «È messinese il calligrafo di Papa Francesco». «Mauro, il professore che ha esportato il juke-box letterario». «Saliou e il calore di una famiglia: il vero amore dà occhi per vedere». «Una messinese in Tasmania». «Mah, la scossa di un giovane rapper alla città “baddace”». «I “miracoli” di Fatima, la docente che insegna la vera integrazione». «Mamadou, l'angelo uscito dall'inferno». «Geppo, una stella Michelin dedicata allo Stretto». «Salvo, il pizzaiolo cuoco dei due Manchester». «Giuseppe, il biologo molecolare che punta al Nobel». «Antonio, il giramondo del pallone». «Andrea, un messinese in Canada». «Barbara, violoncellista con Ennio Morricone». «Un ponte d'amore Messina-Sri Lanka». «Ivan, l'aerografo che mette la firma sulle Ferrari». «L'arte pasticcera di Michele Ainis conquista Milano». «Un ricercatore messinese in Giappone: così si rivoluziona la fisica quantistica». «Sabrina e Simona, le dee dell'arpa». «Domenico porta con la sua bici il vessillo di chi fa del bene». «Carlo Pellegrino, l'ingegnere più stimato d'Italia». «Le prelibate ricette di nonna Rita trionfano in Giappone». «Fahdi, il ragazzo in carrozzella venuto dalla Libia: il sogno delle Paralimpiadi, le paure e la solitudine». «Nonna Ciccina e l'apecar colorato». «Christian, il giovane che crea lampade nel buio del degrado». «Piera, tutta tempesta e impeto: siamo carovane non alberi fermi». «Valerio e la sua missione a Kigali». «Simona, la vita è un volo sopra tutte le barriere». «Vittorio, il chitarrista che suona nelle piazze». «Simone e la galleria del vento dove nasce la Ferrari». «Iman, il sorriso smagliante di chi lotta contro i pregiudizi». E ne potremmo elencare tanti altri. C'è la Messina buona, in queste storie, la Messina che lotta e che soffre, la Messina che spesso nessuno vuole o riesce a raccontare. Noi abbiamo cercato di farlo. Continueremo a farlo.