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Storie di "neet" a Messina, Christian e Mattia tra rassegnazione e speranze

“A Messina non c'è nenti”. L' esercito dei “neet” spesso commenta una condizione inaccettabile con questa frase laconica.

Il ventunenne Christian Nizzari, si è diplomato l'anno scorso, e quando ha iniziato il suo percorso di studi era pieno di aspettative. Oggi però ringrazia la sua famiglia che cerca di non fargli mancare nulla. Sostegni proficui, che non fanno venire meno la domanda importante: “Che farò?”. «Alla fine - afferma - si innesca la voglia di non fare nulla. Sai che l' Università può aiutare, ma nello stesso tempo sei influenzato negativamente dalle storie di tutte le “menti” che hanno accumulato grandi titoli e si ritrovano comunque disoccupati o fanno un lavoro precario».

E poi c'è chi come il venticinquenne Mattia Florena ha vissuto un periodo in cui si è ritrovato inattivo: «Ho attraversato questo periodo ma fortunatamente è durato poco. Ero iscritto all'Università ma sentivo in cuor mio che non avevo la possibilità di sfondare». Decisivo poi è stato lo sport che un giorno gli ha fatto prendere la decisione di spiccare il volo, lasciare la zona di confort e trovare un lavoretto a Londra.

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