Non si riescono a trovare i “figuranti” e salta la trentaseiesima edizione della Via Crucis vivente in costume. Dopo trentacinque anni, si interrompe così la sacra rappresentazione della Via Crucis che, organizzata dalle tre comunità parrocchiali, si snodava lungo le strade e nelle piazze centrali di Sant'Agata Militello. La manifestazione, con la rievocazione dei vari eventi principali della “Passione di Cristo”, era stata ideata e sostenuta dal 1983, dal compianto padre Antonino Spiccia, parroco della chiesa madre. Che, con la partecipazione degli altri parroci, promuoveva la rappresentazione sacra, che era affidata sia come organizzazione che come rappresentazione, agli associati al Gruppo artistico santagatese che si avvaleva della spontanea partecipazione, come figuranti, di tanti cittadini tra cui non pochi artigiani e pescatori. Per l'edizione di quest'anno, invece, come ci dice il parroco della chiesa madre, padre Daniele Collovà, la regista della sacra rappresentazione, Irene Restifo Pecorella, pur avendo contattato tante persone, giovani, adulti, ragazze e studenti, non sarebbe riuscita a coinvolgere un numero adeguato per mettere in scena la “Passione”. L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.