
All’Asp si registra una leggera inversione di tendenza nel reclutamento del personale medico. Il direttore generale Giuseppe Cuccì, a seguito di avviso pubblico, acquisito il parere favorevole dei direttori amministrativo e sanitario, ha conferito, al fine di non creare interruzioni di pubblico servizio e vista l’urgenza di assicurare continuità nell’erogazione dell’assistenza ospedaliera, tre incarichi libero professionali di medico specialista in Medicina di emergenza-urgenza con contratto a termine sino al prossimo 30 giugno.
Il ricorso agli incarichi è necessario anche per assicurare il primario interesse pubblico della cura della salute del malato e della continuità delle prestazioni assistenziali, anche al fine di garantire un’adeguata turnazione al Pronto soccorso. Che, comunque, non sarà riattivato, anche perché gli stessi medici potrebbero essere assegnati ad altri Pronto soccorso per rafforzare i turni. Con altra delibera, assunto a tempo indeterminato uno pneumologo, dirigente medico di Malattie dell’apparato respiratorio: così, dal 4 maggio potrebbe essere riattivata l’Unità di Pneumologia, chiusa da mesi, che conta soltanto quattro posti letto.
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