Storie di amore e determinazione, che si intrecciano in un reparto dove si lavora ogni giorno per il bene più prezioso: la vita. Al Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo dell’ospedale “San Vincenzo “ di Taormina è stato vissuto un giorno straordinario con l’intrecciarsi di due storie con elementi n comune seppur differenti. La storia di Yustra, una giovane mamma paziente Guch (Grown Up Congenital Heart, ossia adulti affetti da cardiomiopatie congenite) che dopo essere stata operata tre volte durante la sua vita ha dato alla luce un figlio, Carlo, con un cuore perfettamente sano, che si unisce alla storia di Caterina, portavoce del Comitato Genitori del Ccpm, che si è sempre prodigata per tutti i pazienti affetti da cardiopatia congenita come sua figlia Stefania. Un incontro tra le due mamme, avvenuto in reparto grazie al primario Sasha Agati, che rappresenta un grande esempio di amore e determinazione della medicina moderna ma anche un messaggio forte verso l’esterno, per ricordare che la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina non segue solo i piccoli pazienti ma li accompagna anche da grandi, quando vengono classificati come cardiopatici congeniti adulti, identificati con l’acronimo Guch. Un ringraziamento particolare è stato rivolto all’Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia, diretta dalla dott. Lilly Klein, con l’intervento del dott. Alessandro Tripodi e della dott. Lucia Salvia, con il sostegno determinante del dott. Giacomo Filoni, responsabile dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale “San Vincenzo”, dall’Unità di Terapia intensiva neonatale diretta dalla dott. Eleonora Di Tommaso, dall’Unità operativa complessa di Terapia intensiva post cardiochirurgica guidata dal dott. Enrico Iannace e dalla Cardiologia pediatrica diretta dal dott. Paolo Guccione.