Posti letto in più, posti letto in meno. Ma non c’è solo una rimodulazione di questo genere, nel confronto in corso tra le aziende sanitarie messinesi e la Regione sulla nuova rete ospedaliera. La relazione che compendia le proposte di Policlinico, Irccs Bonino Pulejo e Papardo (ma ci sono anche i presidi della provincia, da Taormina a Patti, da Sant’Agata Militello a Patti) è stata trasmessa all’assessorato a inizio novembre dal direttore amministrativo dell’Asp, Giancarlo Niutta, e la settimana scorsa è stata anche al centro di un primo punto della situazione in commissione Salute all’Ars, presieduta da Giuseppe Laccoto. Un documento nel quale, tra l’altro, vengono evidenziate alcune proposte chiave per la provincia: l’attivazione di un Dea di I livello nel presidio ospedaliero di Patti, ormai “pronto” al salto; l’attivazione di una stroke unit di I livello nell’unità di Neurologia dell’ospedale di Milazzo; un’ulteriore proroga della deroga che consente la collaborazione tra la Cardiochirurgia pediatirca di Taormina e il “Bambino Gesù” di Roma; l’aumento di posti letto a Sant’Agata Militello e Mistretta. E poi c’è Barcellona, citata in commissione all’Ars dal direttore generale dell’Asp, Giuseppe Cuccì, che ha parlato della «necessità di riattivare il reparto di oncologia che verrà presto riaperto o il reparto di urologia, previsto ma mai attivato».