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Messina, chiude Oncologia al Papardo, ridotti i posti letto di Chirurgia vascolare e plastica. Uil e Uil Fpl: “Noi non ci stiamo!”

La Uil e la Uil Fpl di Messina sono venute venuta a conoscenza che, neigiorni scorsi, è stato chiuso il reparto di Oncologia del Papardo. Inoltre, il management dell’azienda ospedaliera, in modo fulmineo edinaspettato, senza alcuna informativa alle organizzazioni sindacali, hadisposto anche la riduzione dei posti letto delle Unità operative di Chirurgia vascolare e di Chirurgia plastica e il contemporaneotrasferimento del reparto di Chirurgia vascolare nei medesimi locali incui è ubicata l’unità operativa di Chirurgia plastica. Le organizzazioni sindacali hanno scritto una nota, a firma di IvanTripodi, e Livio Andronico, rispettivamente segretari generale della Uile della Uil-Fpl, indirizzandola al governatore della Regione Sicilia,Renato Schifani, all’assessore alla Salute, Giovanna Volo, e almanagement del Papardo. “_Questa decisione è stata assunta senza l’adozione di alcun attodeliberativo di modifica dell’attuale atto aziendale regolarmenteapprovato dall’assessorato regionale alla salute. Inoltre, aspetto cheappare gravissimo, è stata decisa la soppressione dei ricoverinell’unità operativa di oncologia, garantendo soltanto l’attivitàdi day hospital. E’ opportuno evidenziare che il reparto di oncologia,grazie all’impegno e alla professionalità degli operatori, èdiventato un punto di riferimento della provincia di Messina. Tali improvvide decisioni, inoltre, farebbero aumentare i viaggi dellasperanza con pesantissimi disagi per i pazienti e per i loro familiariappesantendo ulteriormente il bilancio regionale. Tutto ciò rappresentaun punto di non ritorno che rischia di provocare un’ulterioreemergenza sociale. Com'è noto, l’ospedale Papardo era il fioreall’occhiello della sanità messinese e, paradossalmente, continua adessere depotenziato con la conseguenza di un peggioramento del serviziosanitario pubblico offerto alla collettività. Non vorremmoassolutamente immaginare che l’attuale management abbia adottato isuccitati provvedimenti per far fronte alle irragionevoli richiesteimposte in sede di negoziazione del budget aziendale per rientrare,entro l’anno in corso, del debito ormai consolidato da anni pari aquindici milioni di euro. Si tratterebbe dell’ennesimo scippo neiconfronti della sanità pubblica nel quadro di un disegno che punta,ormai, alla totale demolizione della stessa per favorire sempre più lasanità privata. Pertanto, chiediamo di rivedere urgentemente lanegoziazione del debito e, contestualmente, di ripristinare i postiletto soppressi delle uu.oo. di chirurgia plastica e chirurgiavascolare. Inoltre, l’Unità operativa di oncologia deve potersviluppare la propria attività assistenziale come previsto dalla reteospedaliera e, pertanto, prevedere l’immediato rispristino deiricoveri. Facciamo presente che in caso di inerzia, saranno intrapresele necessarie azioni ed iniziative sindacali a tutela dei cittadiniutenti della provincia di Messina e per la salvaguardia del presidioospedaliero Papardo e di tutti i suoi dipendenti sempre piùminacciati"._

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