Il tema è troppo delicato perché possa trasformarsi nell’ennesimo terreno di scontro politico sul Ponte. La diatriba in corso, che vede protagonisti il Consorzio Eurolink-Webuild e l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, attiene a questioni cruciali, come quelle sismiche, inserite nel progetto definitivo del collegamento stabile nello Stretto. E, dunque, è importante e necessario far chiarezza.
Partiamo dall’Accordo di collaborazione scientifica tra l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che già in passato hanno designato i loro esperti per lavorare insieme sia nella fase di redazione del progetto sia in quella, recentissima, di risposta alle richieste di integrazioni nell’ambito delle procedure della Valutazione d’impatto ambientale.
Ebbene, l’Accordo firmato nel settembre 2024 ha previsto «la realizzazione di attività di studio e di ricerca volte alla predisposizione di risposte alle richieste di integrazioni istruttorie e documentali formulate dalla Commissione tecnica di verifica della valutazione d’impatto ambientale Via-Vas del ministero dell’Ambiente».
Nella premessa, si afferma che il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università romana e l’Ingv sono «in possesso delle competenze e delle capacità tecniche operative e specifiche richieste per le finalità espresse». L’Istituto nazionale «partecipa a programmi avviati da altri soggetti; stipula accordi e convenzioni per la fornitura dei dati, elaborazione e consulenze di elevato valore scientifico e tecnologico a favore di Enti di ricerca pubblici e privati, pubbliche Amministrazioni, Enti locali e soggetti privati». Il Dipartimento Scienze della Terra, da parte sua, «ha competenze specifiche in materia di modellazione geologica per la progettazione di infrastrutture in contesti geologico-strutturali e geologico-tecnici particolarmente complessi e di analisi di pericolosità geologico-ambientali e loro impatto sulle infrastrutture e sul territorio». La stipula dell’Accordo – si legge nel testo – «rappresenta una espressione della discrezionalità amministrativa volta alla tutela di pubblici interessi nel rispetto della normativa comunitaria».
Il contratto di ricerca è stato commissionato dal Consorzio Eurolink alla “Sapienza”, avente a oggetto «l’esecuzione di una consulenza tecnico-scientifica in merito alle richieste di integrazioni documentali e istruttorie formulate dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas, con particolare riguardo alle richieste numero 83 e 84 elencate nel Quadro programmatico avente a sua volta ad oggetto “Aggiornamento e completamento della procedura di Via integrata con la procedura di valutazione di incidenza e la verifica del Piano di utilizzo terre e rocce da scavo, e della Verifica di ottemperanza».
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