La polemica è approdata in Parlamento. I deputati del Pd, tra i quali il siciliano Anthony Barbagallo, chiedono che i ministri Giorgetti (Economia) e Salvini (Trasporti) vadano alla Camera a rispondere alla loro interrogazione e a fare chiarezza sul “caso Anas”, dopo i rilievi mossi dalla Corte dei conti. Secondo quanto evidenziato dalla magistratura contabile, le perdite riscontrate nel bilancio 2023 sarebbero in parte attribuibili alla “svalutazione” delle quote che la stessa Anas aveva da azionista della “Stretto di Messina”. Quote ridimensionate, a seguito della decisione del Governo di fare del ministero dell’Economia e Finanze il socio maggioritario.
La “Stretto di Messina” è finita nel vortice delle polemiche, in questo caso suo malgrado. E l’amministratore delegato, Pietro Ciucci, è dovuto intervenire per precisare soprattutto un aspetto, che era stato evidenziato nell’interrogazione parlamentare del Pd: quello relativo alla presunta carenza di trasparenza e al mancato rispetto delle norme relative all’anti-corruzione.
Su questo punto, Ciucci e la “Stretto” ritengono di avere assolutamente tutte le carte in regola. E a conferma di tale assunto, viene indicata la pagina del sito “Stretto di Messina” concernente la “Società trasparente”. In questa sezione, sono pubblicati tutti i dati, i documenti, le informazioni sulla normativa di riferimento applicabile alla “Stretto”, società “in house” dello Stato italiano. L’incarico di responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza è stato affidato, con decreto ministeriale risalente al marzo 2024, al dott. Edgardo Greco.
Si parte dalle disposizioni generali alle informazioni relative alla “governance” e all’organizzazione interna della società. Vi sono elencati gli incarichi di consulenza e collaborazione. Ci sono tutte le informazioni sulla dirigenza e sul personale, con i criteri di selezione adottati. Vi sono i dati relativi alle società partecipate, a tutte le attività e ai procedimenti in corso, alle gare bandite e ai contratti stipulati. E ancora, i documenti riguardanti la situazione patrimoniale e i bilanci, i controlli e le attestazioni annuali degli organismi indipendenti (interni o esterni alla società), i servizi erogati, i pagamenti effettuati, le informazioni e le analisi ambientali. Un capitolo a parte è incentrato sulle informazioni relative agli strumenti per garantire la prevenzione della corruzione, l’accesso civico, la segnalazione di fatti illeciti (il cosiddetto “Whistleblower”).
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