Messina

Domenica 22 Dicembre 2024

Ponte sullo Stretto, si scioglie il nodo della class action

La combo, realizzata con due fermo immagine tratti da un video pubblicato sulla pagine facebook Ponte sullo Stretto di Messina, mostra il "prima e dopo" dei luoghi dove verrà realizzata l'opera.Ponte sullo Stretto di MessinaFERMO IMMAGINE VIDEO FACEBOOK PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA+++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++

A distanza di quasi un mese dall’udienza, svoltasi lo scorso 8 novembre, davanti al Tribunale delle Imprese di Roma, non si è ancora avuto il responso sull'azione inibitoria presentata da 104 cittadini contro la “Stretto di Messina”, la società concessionaria dello Stato nata, con legge risalente agli anni Settanta e poi riconfermata con un’altra legge (quella approvata dal Parlamento italiano nel maggio 2023), per progettare e costruire il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Secondo indiscrezioni, la decisione del Tribunale potrebbe essere resa nota tra oggi e domani. Il nodo tecnico-giuridico Prima di entrare nel merito delle contestazioni mosse alla “Stretto”, i giudici sono stati chiamati a sciogliere il principale nodo tecnico-giuridico inerente l’opportunità o meno dell’azione inibitoria e la competenza del Tribunale delle Imprese su una vicenda che, come sostenuto dai legali della “Stretto”, sarebbe comunque di pertinenza della giustizia amministrativa. E, dunque, il Tribunale delle Imprese potrebbe anche dichiararsi incompetente. Il collegio difensivo della società statale, composto dai professori Guido Alpa e Fabio Cintioli, ritiene del tutto immotivata la cosiddetta “class action” sia perché non si tratta di una Spa che eroga servizi sia perché le procedure di progettazione sono in corso e il voto del Cipess è previsto entro la fine dell’anno. I ricorrenti hanno, invece, definito «lesiva» la condotta della “Stretto di Messina” e hanno chiesto «la cessazione immediata di ogni atto o comportamento pregiudizievole dei diritti e degli interessi collettivi e di ogni attività tendente all'approvazione del progetto definitivo ed esecutivo». Nel ricorso firmato dagli avvocati De Luca, Fedele, Notarianni e Vitarelli, si parla di «danno ingiusto» provocato ai territori interessati dalle opere. A supporto della “Stretto”, come è noto, è stato presentato anche un atto di intervento, su mandato di un folto gruppo di cittadini, da parte degli avvocati Rizzo, Vadalà e Toscano. Nuovo personale e strutture La “Stretto di Messina”, intanto, continua a portare avanti la propria “road map” che dovrebbe, da un lato, culminare con la decisione definitiva del Comitato interministeriale (la prima seduta è prevista per il 19 dicembre, l’eventuale via libera al passaggio tra il progetto definitivo e quello esecutivo avverrà proprio sotto Natale), e dall’altro, potenziare le strutture organizzative e la dotazione di personale. Tramite una società esterna, la “Randstad Italia Spa”, la “Stretto” ha annunciato l’avvio delle selezioni per la ricerca di nuovi dipendenti: specialisti “Bim”, esperti di normativa e verifica requisiti, “buyer senior”, specialisti di “social media”, esperti di amministrazione e contabilità e di amministrazione del personale. Nelle prime settimane del 2025, dovrebbero essere inaugurate le nuove sedi della “Stretto” a Messina e a Villa San Giovanni. I progettisti della “Cowi” Febbrili attività coinvolgono le società del Consorzio Eurolink, tra le quali la danese Cowi, che ha curato la progettazione del Ponte sullo Stretto, così come di tante altre infrastrutture in tutto il mondo. Il vicepresidente esecutivo della sezione “Bridges International” della Cowi A/S, Jamal Assad, ha firmato il documento in risposta alle osservazioni presentate in sede di Valutazione d’impatto ambientale. È uno dei protagonisti assoluti di questa fase progettuale. Nominato nel 2022, ha spiegato di aver lavorato in Cowi da oltre 20 anni, intraprendendo la carriera iniziando come ingegnere di progetto strutturale e responsabile tecnico. «Un viaggio che mi ha insegnato molto sull'ingegneria e sulla progettazione di ponti, ma anche su come il supporto dell'ambiente circostante e dei colleghi sia la chiave per lo sviluppo, il benessere e il successo.

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