«Con un’iperbole che mi appare alquanto ardita, si evidenziano presunte contraddizioni tra il voto favorevole del Partito democratico in merito ad alcuni progetti di rigenerazione urbana nel territorio milanese con il parere contrario dello stesso Pd al Ponte sullo Stretto, e viene, dunque, provocatoriamente, chiesto al Partito democratico se voterebbe favorevolmente a un “Salva Messina” in Parlamento, assieme ai partiti di opposto schieramento. Voglio allora rassicurare: la risposta è, ovviamente, sì! Il Pd voterebbe sì a qualsiasi provvedimento di legge che tutelasse la città di Messina da un progetto sbagliato, rischioso, dannoso per le persone e per l’ambiente». Così il segretario provinciale del Partito democratico, Armando Hyerace, risponde al “Diario messinese”, pubblicato sul nostro giornale. È l’occasione giusta, spiega l’esponente del partito guidato da Elly Schlein, per ribadire le ragioni della contrarietà a quello che viene considerato «un progetto devastante. Un progetto che non prevede indennizzi per chi già oggi ha un vincolo sulla casa; che pone a rischio “subsidenza” edifici in tutta la zona a monte della città; che stravolge ogni equilibrio urbanistico; che sottrae ai messinesi approvvigionamento idrico; che sconvolge senza possibilità di mitigazione l’area di Ganzirri; che aumenta le distanze fra le città dello Stretto; che si regge sulla presa in giro dei cittadini e degli italiani; che spaccia per “metropolitana” un tracciato ferroviario con tre fermate in venti chilometri tutte lontane dal centro cittadino; che imporrebbe l’insostenibilità assoluta del traffico cittadino per i dieci (e sono molto ottimista) anni di cantierizzazione. Un’opera progettata su una faglia “certa, attiva e capace”; con problemi tecnici irrisolti; che crea un muro sullo Stretto a danno della navigazione; che è privo di significato economico, il cui costo è enorme e ancora indefinito e non coperto; la cui realizzazione sottrae risorse immense a investimenti fondamentali, attesi da anni e di maggiore impatto occupazionale nel settore dei trasporti sia siciliano che calabrese». E proprio Matteo Salvini, intervenendo ieri all’assemblea nazionale di Confartigianato Trasporti, ha ribadito che l’intenzione del Governo «è approvare, entro dicembre 2024, il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Possono fare tutti i ricorsi che vogliono, ma unire il Paese, da Palermo a Bolzano è l'obiettivo del mio lavoro».