Camera di Commercio di Messina, Blandina: "Lo scetticismo sul Ponte? Non serve a nulla!"
«L’impressione è che certi ambienti della città non sappiano o non vogliano rendersi conto che siamo al bivio decisivo per Messina e per l’intera Area dello Stretto. E come sempre, davanti a un bivio, si può decidere di non scegliere, rinunciando ad andare in una delle due direzioni. E questa è la sensazione che ho, c’è una parte di Messina che attende gli eventi, con indifferenza e scetticismo. Ma è un lusso che non possiamo più permetterci». Il presidente della Camera di Commercio, Ivo Blandina, non ha mai nascosto di essere a favore del Ponte sullo Stretto. «Ma il problema oggi non è più quello di continuare a dividerci tra “sì” e “no”. Se il progetto definitivo supererà la Valutazione d’impatto ambientale e se il Cipess, poi, darà il via libera, noi all’inizio del prossimo anno assisteremo all’avvio della fase esecutiva dell’opera più imponente mai realizzata in Italia. E la si farà sui nostri territori. Possiamo restare ancora spettatori passivi? O possiamo ancora continuare a proclamare il nostro “no”, per un’opera che, se si farà, ha una dimensione mondiale ed è supportata da leggi dello Stato e dalle direttive della Commissione europea?». I tavoli di confronto cittadini, che hanno coinvolto enti, istituzioni, ordini professionali, organizzazioni dei portatori di interesse, non sono stati finora sufficienti. «Sembra che ci siano due mondi, distinti e distanti. Da un lato, c’è quello delle imprese, della città e della provincia, che stanno discutendo come organizzarsi, come consorziarsi per avviare un’interlocuzione più forte con la “Stretto di Messina” e con il General contractor, perché tutto quello che è stato progetto, e che verrà realizzato, non passi sopra le nostre teste, ma porti benefici ai nostri territori. E parlo di enormi benefici – prosegue Blandina – sul piano occupazionale, dello sviluppo socio-economico e non solo trasportistico, delle merci, delle opportunità per i nostri giovani che continuano ad andare via da questa terra, dei flussi turistici, delle occasioni che si presenteranno per la valorizzazione della nostra eno-gastronomia, dei nostri prodotti. Non è vero che il tessuto imprenditoriale messinese non esista o non risponda, noi abbiamo il polso della situazione e guardate che ci sono realtà vive, molto più di quanto emerga all’esterno.