Messina

Venerdì 27 Settembre 2024

Ponte sullo Stretto, oggi l’udienza al Tribunale di Roma sull'azione inibitoria collettiva proposta da 104 persone

Non deciderà le sorti del Ponte sullo Stretto ma, dal punto di vista mediatico e giuridico, la partita che si svolgerà oggi a Roma, davanti alla XVII sezione del Tribunale delle Imprese, è di grande interesse. Come già pubblicato nei giorni scorsi, nella battaglia tra cittadini – 104 hanno firmato la proposta di “class action”, 140 ha chiesto a un pool di legali di presentare memoria a sostegno della “Stretto di Messina” –, si innescano alcune dirimenti questioni sul piano tecnico-giuridico. Il Tribunale romano, prima di ogni valutazione nel merito dell’azione inibitoria collettiva presentata lo scorso 13 giugno dagli avvocati Aurora Notarianni, Giuseppe Vitarelli, Antonino De Luca del Foro di Messina e Maria Grazia Fedele del Foro di Reggio Calabria, dovrà decidere l’ammissibilità o meno di questa iniziativa giudiziaria. È stata definita una “class action”, ma il termine è improprio, non essendo la “Stretto” una società che eroga servizi pubblici, ma una Spa creata con legge dello Stato, poi messa in liquidazione, quindi riportata in vita sempre con legge approvata a maggioranza dal Parlamento e controfirmata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e che ha come sua finalità la progettazione e costruzione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. I ricorrenti individuano come bersaglio il progetto e l’idea stessa del Ponte, considerato «opera non strategica» e accusano la “Stretto” di arrecare «un danno ingiusto a soggetti privati». Al giudice si chiede di accertare se la “Stretto” abbia o meno violato «il dovere di diligenza, correttezza e buona fede, andando avanti con la realizzazione di un'opera che non ha un reale interesse strategico e non è fattibile sotto i profili ambientale, strutturale ed economico». Inoltre, il decreto convertito in legge sarebbe anche «illegittimo a livello costituzionale e in contrasto con le norme interne ed europee».

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