Ponte sullo Stretto, i sindaci chiedono la sospensione della Conferenza di servizi
Porta la firma del sindaco della Città metropolitana di Reggio, Giuseppe Falcomatà, e di quello di Villa, Giusy Caminiti, l’istanza inoltrata al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la richiesta di sospensione dei termini della conferenza dei servizi istruttoria «fino alla data del 12 settembre o, comunque, fino all’eventuale ulteriore termine di sospensione della “parallela” conferenza dei servizi dinnanzi al Mase». I primi cittadini – ai quali potrebbe aggiungersi anche il sindaco di Messina Federico Basile –, nelle premesse, richiamano quanto rivolto, qualche giorno addietro, al Mase (commissione Via - Vas), da parte della “Stretto di Messina”, di cui la società ha dato comunicazione a suo tempo, ovvero la sospensione dei termini per la presentazione della documentazione integrativa con un periodo aggiuntivo di 120 giorni (e scadenza 12 settembre). «Il Mit – scrivono Caminiti e Falcomatà – dovrà attendere la Via-Vas quale atto preliminare e propedeutico per il proprio parere e la Conferenza dei servizi non potrà non tenere conto delle risultanze che emergeranno a seguito delle integrazioni documentali depositate dalla “Stretto di Messina”, a maggior ragione per quanto sostenuto dalla stessa nella richiesta di proroga», e cioè, tra l’altro, che «gli approfondimenti e le integrazioni documentali richieste presuppongono anche l'esecuzione di analisi e indagini» e che «è condivisa l’esigenza di svolgere nel modo più accurato ed approfondito le integrazioni nell'ottica di dare piena ed effettiva promozione al valore ambiente». Il tutto, cristallizzava “Stretto di Messina”, «tenuto conto di quanto rappresentato dal contraente generale circa la necessità di richiedere la traslazione del termine per un tempo non inferiore ad ulteriori 120 giorni, avuto riguardo all’eccezionale rilevanza dell’opera». L’istanza di Falcomatà e Caminiti, che fa il paio con il medesimo atto a cui lavora il sindaco di Messina, Federico Basile, trova perciò la sua ratio nel fatto che «le amministrazioni locali stanno lavorando al fine di richiedere in conferenza istruttoria integrazioni che presuppongono la conoscenza degli studi e delle risultanze che saranno prodotte dalla società, atteso che avranno incidenza diretta sul progetto e, conseguentemente, sulle valutazioni che le amministrazioni saranno deputate ad effettuare e che, alla luce di quanto espresso, le stesse non potranno rispettare la scadenza del Mit fissata al prossimo 8 giugno». Sulla richiesta, Caminiti spiega che «arriva a tempo debito ma parte da un confronto avviato all'indomani dell’annuncio della “Stretto di Messina” sulla proroga. Un dialogo con i sindaci Falcomatà e Basile improntato al presupposto giuridico della richiesta di sospensione della Conferenza al Mit, dal momento che gli enti dovranno esprimere un parere istruttorio che non potrà prescindere da quelli che saranno gli inevitabili effetti che le integrazioni, prodotte dalla “Stretto di Messina” alla Commissione Via, avranno sul progetto Ponte. La scadenza imposta dal Mit per i pareri all'8 giugno non può essere rispettata allo status quo, non ci sono le basi su cui esprimere un parere rispetto ad un progetto che non ha il livello di fondatezza di un progetto definitivo. Dovrebbe anzi la città di Villa chiedere integrazioni a quel progetto per poter esprimere il parere. Ci è sembrato corretto che le due Conferenze potessero correre parallelamente».