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Messina, Basile e il Ponte sullo Stretto: difesa e contrattacco

Il sindaco presenterà una serie di temi «essenziali per il futuro della città» alla Conferenza dei servizi del 16 aprile

L’appuntamento è già segnato in rosso: martedì 16 aprile, ore 11, a Roma, sede del ministero dei Trasporti, vero e proprio crocevia nella vicenda del Ponte di Messina. Alla Conferenza dei servizi, che il Mit definisce “istruttoria”, «primo passo operativo che segna l’inizio delle attività per la messa a punto dei cantieri entro l’anno», il sindaco Federico Basile ci andrà, insieme con il vicesindaco Salvatore Mondello, il direttore generale Salvo Puccio e, probabilmente, a nome dell’intero Consiglio comunale, anche il presidente Nello Pergolizzi. Al tavolo romano, infatti, sono invitati a partecipare «tutti i ministeri e le Amministrazioni statali interessati, le due Regioni, Calabria e Sicilia, i Comuni, nonché gli enti gestori delle reti infrastrutturali (gas ed energia) destinatari delle eventuali interferenze».
Cosa porterà nella sua valigia il sindaco di Messina? Cosa chiederà al Governo e alla società “Stretto”? Basile, insieme con la sua squadra, sta studiando attentamente la documentazione che è stata trasmessa da qualche settimana a Palazzo Zanca, con il progetto definitivo, la Relazione di aggiornamento da parte dei progettisti del Consorzio Eurolink e il parere (positivo all’unanimità, ma con 68 “raccomandazioni”) del Comitato tecnico-scientifico. Il Comune di Messina vuole recitare fino in fondo una parte da protagonista, anche se non è e non sarà facile, trattandosi di un’opera che supera ogni scala, non solo quella locale e regionale, ma anche quella nazionale, ponendosi come infrastruttura strategica nell’ambito della Rete dei trasporti dell’Unione europea.

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