Il progetto di un’opera pubblica così importante, e impattante sui territori, vive di tappe, “gran premi della montagna” e volate finali. Dopo alcuni passaggi previsti dalla legge del maggio 2023 già consumati, e con l’imminente convocazione della Conferenza dei servizi da parte del ministero dei Trasporti, i riflettori sono puntati ora sulle procedure della Valutazione d’impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica.
Ieri è stata pubblicata sul sito del Mase, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, la documentazione relativa al Ponte, trasmessa dalla società “Stretto di Messina” per l’avvio della consultazione pubblica nell’ambito del procedimento della “Via” e della “Vas”. «Si tratta di un ulteriore, cruciale passaggio – afferma la viceministra Vannia Gava – verso l’aggiornamento e il completamento della Valutazione di impatto ambientale del progetto, che dà ora agli interessati trenta giorni di tempo per avanzare osservazioni o fornire ulteriori elementi conoscitivi. La documentazione ha già concluso positivamente la Verifica di procedibilità presso il Mase e contiene, tra gli altri, il progetto definitivo, lo studio di impatto ambientale, lo studio di incidenza e la relazione paesaggistica».
Il termine per la presentazione delle osservazioni e dei pareri da parte di cittadini e associazioni è fissato al prossimo 13 aprile. La Commissione Via-Vas, il cui incarico quadriennale scadrà il 24 maggio, è l’organo indipendente che, in seno al ministero dell’Ambiente, esamina tutti i progetti per la realizzazione delle principali infrastrutture nel Paese, verificandone l’impatto in termini ambientali. Secondo il Wwf e le altre associazioni ecologiste, i tempi sono troppo stretti, perché «per valutare il progetto del Ponte sullo Stretto, sul tavolo della Commissione Via-Vas è piombato un faldone costituito da 9.540 documenti: una montagna di carte da leggere con attenzione certosina, viste anche le numerose criticità, che invece i commissari dovranno sfogliare in fretta e furia». Da un lato, c’è la conferma che gli elaborati del Ponte non solo ci sono – fino a qualche giorno fa c’era chi perfino negava l’esistenza di un progetto – ma sono costituiti da quasi 10mila documenti, frutto di un lavoro straordinario che dura da decenni e che ha impegnato molti tra i più prestigiosi studiosi, esperti, professionisti a livello mondiale. Dall’altro, c’è la consapevolezza che effettivamente i tempi sono contingentati, alla luce anche della scelta del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che ha disposto che non ci saranno proroghe per la Commissione Via-Vas, la quale, dunque, è chiamata ad esprimere le Valutazioni ambientali entro il 24 maggio, così da consentire entro il 30 giugno il voto definitivo del Cipess.
Intanto, venerdì sarà a Messina Elly Schlein, che incontrerà a mezzogiorno, a Torre Faro, cittadini e giornalisti per esprimere «un chiaro rifiuto» nei confronti del progetto che la segretaria nazionale del Pd definisce «del Ponte di Salvini».
Oggi, invece, a Palermo, a conclusione del “Progetto infrastrutture” di Unioncamere Sicilia, il punto sulla situazione attuale del sistema di trasporto regionale e sulle prospettive degli investimenti programmati e finanziati. Interverranno, tra gli altri, il presidente di Unioncamere Sicilia Pino Pace, il presidente della Camera di Commercio di Messina e di Uniontrasporti, Ivo Blandina, e il direttore di Uniontrasporti, Antonello Fontanili, che presenterà l’aggiornamento del “Libro bianco” di Unioncamere Sicilia sulle priorità infrastrutturali dell’Isola. Durante l’evento, Cataldo Ferrarese, “senior expert” di “Openeconomics”, illustrerà i primi esiti della Valutazione di impatto socio-economico derivante dalla realizzazione del Ponte. I dati saranno discussi durante la tavola rotonda con Pietro Ciucci, ad della società “Stretto di Messina”, Raffaele Celia, responsabile della struttura di Anas Sicilia, Dario Lo Bosco, presidente di Rfi e Gaetano Vecchio, presidente di Confindustria Sicilia.
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