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Ponte sullo Stretto, ecco la relazione di aggiornamento

Il tasso di rendimento economico pari a +4,51%. Si stima una riduzione di circa 12,8 milioni di tonnellate di Co2. Il treno diventa il secondo modo di collegamento tra Isola e Continente

Ponte sullo Stretto

Due capitoli della Relazione di aggiornamento del progetto definitivo del collegamento stabile tra le due sponde dello Stretto sono particolarmente significativi. Il primo riguarda l’analisi costi-benefici, riveduta e corretta al 2024; il secondo si riferisce ai dati del traffico e alle previsioni in vista dell’apertura del Ponte nel 2032, come stabilito dal cronoprogramma degli interventi e dalla legge approvata dal Parlamento. Entriamo nel dettaglio.
L’analisi ha mostrato che «la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è in grado di contribuire in maniera molto significativa all’incremento del benessere collettivo, apportando benefici netti alla collettività nazionale, migliorando sia gli aspetti economici sia quelli ambientali».
Vediamo gli “indicatori sintetici”. 1) Vane-Valore attuale netto economico: 3,9 miliardi di euro, attualizzati al 2023. 2) Tire-Tasso interno di rendimento economico: pari al 4,51%. Il costo dell’investimento è di 13,5 miliardi, secondo quanto previsto dal Def-Documento economico-finanziario 2024. Il principale beneficio socio-economico è il risparmio di tempo. Il Ponte sarà in grado di garantire tempi medi di attraversamento di circa 15 minuti per i servizi ferroviari diretti tra Villa San Giovanni e Messina Centrale, rispetto agli attuali 120 minuti per i treni passeggeri e almeno 180 minuti per i treni merci; di circa 10-13 minuti su strada (tra lo svincolo di Santa Trada e lo svincolo di Giostra), rispetto agli attuali 70 minuti per le auto (Terminal San Francesco) e 100 minuti per i veicoli merci (Terminal Tremestieri).

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