
Due capitoli della Relazione di aggiornamento del progetto definitivo del collegamento stabile tra le due sponde dello Stretto sono particolarmente significativi. Il primo riguarda l’analisi costi-benefici, riveduta e corretta al 2024; il secondo si riferisce ai dati del traffico e alle previsioni in vista dell’apertura del Ponte nel 2032, come stabilito dal cronoprogramma degli interventi e dalla legge approvata dal Parlamento. Entriamo nel dettaglio.
L’analisi ha mostrato che «la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è in grado di contribuire in maniera molto significativa all’incremento del benessere collettivo, apportando benefici netti alla collettività nazionale, migliorando sia gli aspetti economici sia quelli ambientali».
Vediamo gli “indicatori sintetici”. 1) Vane-Valore attuale netto economico: 3,9 miliardi di euro, attualizzati al 2023. 2) Tire-Tasso interno di rendimento economico: pari al 4,51%. Il costo dell’investimento è di 13,5 miliardi, secondo quanto previsto dal Def-Documento economico-finanziario 2024. Il principale beneficio socio-economico è il risparmio di tempo. Il Ponte sarà in grado di garantire tempi medi di attraversamento di circa 15 minuti per i servizi ferroviari diretti tra Villa San Giovanni e Messina Centrale, rispetto agli attuali 120 minuti per i treni passeggeri e almeno 180 minuti per i treni merci; di circa 10-13 minuti su strada (tra lo svincolo di Santa Trada e lo svincolo di Giostra), rispetto agli attuali 70 minuti per le auto (Terminal San Francesco) e 100 minuti per i veicoli merci (Terminal Tremestieri).
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
9 Commenti
Mario
13/03/2024 10:35
Che banalità, si distruggerà un territorio e si spenderanno miliardi e miliardi di soldi per risparmiare una manciata di minuti. Di contro si sconvolgerà una città per decenni, si devasta un territorio si perderanno posti di lavoro(traghetti privati) e migliaia di cittadini perdono definitivamente e i più sfortunati temporaneamente la loro casa. Vergogna. Fate prima le altre cose, autostrade, ferrovie ospedali e scuole e poi pensate a distruggere messina una volta che i giovani la lasciano per lavoro. Vergogna a imbrogliare sui 120.000 posti di lavoro. Iniziate pure. Chi vivrà vedrà tra 50 anni i disastri . Ad Maiora
Giuseppe
13/03/2024 15:22
Fatti fosti a vivere come bruti....e non per seguire virtude e conoscenza. Siete e rimarrete sempre schiavi. Ma questa volta il ponte si fà.. Viva il governo MELONI ...e viva Salvini..alla faccia dei No !!
ANAXILAS
13/03/2024 18:34
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. - se vuoi cambiare le leggi dell'universo almeno fammi vedere uno straccetto di Laurea . poi cosa c'entra il tuo "Ad maiora" ? l'hai buttato lì A.C.D.C. perché non sapevi come chiudere la tua inquietante epigrafe? ma una mente superiore, dico una, una soltanto che riesca a fare breccia e dare valide e serie motivazioni ad un NO esiste? la luce del sole vi fa così male ?
Gaetano
14/03/2024 16:40
I benefici del Ponte sullo Stretto di Messina (ovviamente il notevole risparmio di tempo) saranno: le arterie stradali e su ferro che proprio Lei vorrebbe attuati, “collegamento, dal lato Calabria, l'autostrada del Mediterraneo (A2) e la stazione FS di Villa San Giovanni e, dal lato Sicilia, le autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20) nonché la nuova stazione FS di Messina”.
Peppe
13/03/2024 12:26
Mi sembra una bella favola.Chiacchiere. Sempre se partirà. La realtà è diversa considerando che qualsiasi appalto pubblico aumenterà i costi, con decine di varianti i costi supereranno i 20 miliardi, che i prossimi governanti, o questi stessi bloccheranno.
daniele
13/03/2024 18:51
Infatti, deve essere ancora fatto il progetto esecutivo, quello vero, quello coi calcoli statici per dimensionare tutti gli elementi strutturali, e tutte le modalità di esecuzione. Solo propaganda e spreco di soldi per la società carrozzone.
Martino Sofia
13/03/2024 13:19
Il ponte sullo Stretto è come un morto di fame in Ferrari!
Antonio
13/03/2024 15:35
Il ponte sullo stretto è una Ferrari data in mano ad un bravissimo e capace pilota, con tanti margini di miglioramento, costretto a guidare da sempre una vecchia cinquecento.
Rosario Mario
13/03/2024 19:45
Fate gli acquedotti e portate l'acqua nei comuni siciliani invece di blaterare su un ponte che non serve. Un inciso a una stupidaggine detta : sono i fautori del sì schiavi, purtroppo è così e non c'è speranza.
Josef
13/03/2024 20:42
Coloro che si oppongono alla realizzazione del ponte ricordano tanto i nostri antenati, che illo-tempore non vedevano di buon occhio la costruzione di autostrade, perché si distruggevano le colline e i terreni agricoli !
Michele Antonio paonessa
13/03/2024 20:48
Si stanno facendo più parole che fatti il ponte è utile ed. Indispensabile chi ancora rompe le scatole per i suoi interessi personali e provati sarebbe opportuno a non pubblicare le loro fesserie. Si guadagnerebbe molto di più in cultura sociale ed anche economica. Il sottoscritto ha una certa età,ma se mi riesce vorrei passare da quel ponte facendo una grande per.....a a tutti questi "noisti disfattisti"
Salvo
13/03/2024 21:03
In Sicilia è stato dichiarato lo stato di emergenza idrico, manca l'acqua e sarà sempre peggio e cosa facciamo: il Ponte.Ogni popolo ha il governo che si merita.
Nick
14/03/2024 13:29
Ma di quale relazione parlate ,forse parlate di una relazione già scritta e copiata di 20 anni fa, questi politici Salviniani ci dicono frottole e solo parole sensa senso MANCANO LE PROVE SISMICHE E LO STUDIO DEI VENTI.ma siate seri e responsabili parlate di un ponte di cartone caro presidente di regione e carissimo senatore più una stampa che non si sa' dove prende le notizie forse tele padania.
ENZO
29/03/2024 17:34
A Baltimora ancora doveva collassare il ponte che il presidente Biden ha assicurato la ricostruzione, in Italia si strumentalizza tutto, è così difficile capire che un ponte, di per se, è un elemento che unisce? Domanda inutile: Perchè, dal dopoguerra, non si è fatto nè il ponte nè il resto? Dobbiamo avere l'uno e l'altro, siamo creditori.