
Chissà cosa avrà pensato Cateno De Luca, sabato mattina, nel vedere insieme, nella stessa piazza, Marcello Scurria, la senatrice Dafne Musolino, ma anche l’ex consigliere d’amministrazione di Atm Salvatore Ingegneri e, poco dopo, davanti ad un caffè al bancone di un bar, sempre nella stessa piazza, proprio Scurria con Ismaele La Vardera. L’esercito degli ex, verrebbe da dire, che oggi rappresentano l’antagonismo più “spinto” al monopolio politico-amministrativo di De Luca e del suo erede Federico Basile. Che poi tutto questo si possa tradurre in un’alleanza politico-elettorale, fra due anni quando si andrà alle urne per il voto che conta (quello imminente per le Provinciali è poco più di un esercizio di equilibrismi tutto interno ai partiti), è ancora presto per dirlo.
La certezza, infatti, al momento è che tutto è incerto. Tutto è, per dirla con un termine oggi di moda, estremamente fluido.
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti