Messina

Mercoledì 12 Marzo 2025

Messina, Felice Calabrò non ci sta: “L’accordo nel Pd? Il ricorso va avanti”

Felice Calabrò PD

Felice Calabrò, le due mozioni congressuali del Pd sembrano aver trovato un’intesa. Lei aveva presentato ricorso proprio sulla regolarità del congresso. Cambia la sua posizione? «Se c’è un accordo tra due mozioni posso essere solo contento, perché significa che c’è la possibilità di costruire qualcosa di positivo in futuro. Ma io contesto l’aspetto regolamentare e quello rimane, non ho partecipato al congresso per questo motivo e la mia posizione non cambia, sarebbe stata uguale anche se invece di Armando Hyerace avesse vinto Alessandro Russo». Qual è questo aspetto regolamentare? «Ci sono due questioni. La prima è connessa al tesseramento, a mio avviso il congresso non è regolare perché è stato consentito di partecipare anche a 97 iscritti che si sono tesserati con il metodo cartaceo. A questo proposito il regolamento prevedeva una serie di condizioni nei singoli circoli, non rispettate. Le tessere saranno sicuramente regolari, non voglio richiamare vecchi adagi, ma non sono stata garantite a tutti le stesse condizioni. Ma la cosa più strana a e un’altra». Quale? «Il regolamento congressuale è stato redatto nei primi mesi del 2024 e si era detto che il congresso andava celebrato entro il 18 aprile 2024. Sulla base di questo si era stabilito che l’anagrafe degli iscritti si congelasse al 31 dicembre 2023. Poi per tutta una serie di motivazioni il tutto si è protratto in avanti, e il congresso si è svolto a fine ottobre 2024. Come fai, a quel punto, a non far partecipare i nuovi tesserati del 2024? Si è creato un paradosso: chi si è tesserato ad aprile non ha potuto votare, e magari potevano farlo iscritti del 2023 che poi, nel 2024, non hanno rinnovato il tesseramento. Ecco, io sto impugnando l’illogicità di questo percorso. E aspetto che la commissione regionale decida, dopo una serie di balletti». A che punto siamo? «La commissione nazionale di garanzia ha detto che dovrà essere la commissione regionale a decidere. Stiamo aspettando. Entro il 12 marzo presenterò una memoria riepilogativa e insisterò nel ricorso». E dire che qualcuno sosteneva che i ricorsi fossero un modo per forzare la mano per un accordo. «Sono considerazioni che respingo al mittente, evidentemente a dirlo è chi pensa di agire in questo modo. E poi il ricorso avrebbe dovuto essere un grimaldello per cosa? Parliamo di cariche di un partito di cui, voglio ricordare, sono capogruppo in consiglio comunale».

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