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Taormina, il caso del comandante Lo Presti approda in consiglio comunale

Quella odierna in Aula si preannuncia come una seduta arroventata. Sotto la lente la riorganizzazione degli uffici di Palazzo dei Giurati e il trasferimento dell’ex capo della Polizia locale in un’altra Area

Il “caso Lo Presti” (ma non solo) sarà dibattuto oggi dal consiglio comunale di Taormina, dopo mesi di atti e disposizioni adottate dall’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca, che a partire dall’estate hanno portato al defenestramento del comandante della Polizia locale. All’ordine del giorno della seduta fissata per le 16, infatti, figura anche un argomento il cui inserimento è stato chiesto lo scorso 21 ottobre dai consiglieri del gruppo di minoranza “Rinascimento Taormina”, Luca Manuli, Nunzio Corvaia e Maria Rita Sabato, denominato relazione del sindaco sulla revisione dell’assetto organizzativo e la modifica dell’organigramma e del funzionigramma del Comune.
«Alla luce della disponibilità mostrata dal sindaco ad affrontare specifiche tematiche di rilevanza generale, al fine di un confronto democratico per scambiarsi idee e indirizzi – hanno spiegato i tre firmatari della proposta – chiediamo al presidente del Consiglio comunale di dare seguito all’impegno pubblicamente assunto dal primo cittadino e inserire l’argomento all’ordine del giorno, chiedendo la possibilità di derogare al limite dei 15 minuti per l’intervento di ogni consigliere».
Una discussione saltata nel corso dell’ultima riunione consiliare e rinviata a quella odierna. Il sindaco è chiamato a spiegare in Aula i motivi che hanno portato alla modifica dell’assetto organizzativo dell’Ente, attuata con una serie di provvedimenti spesso contraddittori e poi annullati, come la decisione di cancellare il Corpo di Polizia locale con il declassamento a Servizio assegnato all’Area amministrativa (poi modificata) ed eliminare una delle due Aree tecniche, facendo confluire in una unica i settori Lavori pubblici e Urbanistica. Provvedimenti arrivati a poche settimane di distanza dal siluramento in pubblica piazza del responsabile dell’Area lavori pubblici, l’ing. Massimo Puglisi, e del comandante Daniele Lo Presti, ritenuti «inadeguati» dal sindaco. Decisioni, in particolare quella di far sparire il Corpo di Polizia locale, che hanno fatto sorgere proteste da tutta Italia, portando l’Amministrazione a fare marcia indietro ma non sul trasferimento di Lo Presti all’Area tecnica, come specialista in attività amministrativa e non più in attività di vigilanza.
De Luca, nelle scorse settimane, ha commentato la vicenda, affermando che non esiste alcun “caso Lo Presti”, ma che vi è una delibera di riorganizzazione degli Uffici e dei Servizi che rientra nella competenza della Giunta, ambito nel quale il sindaco ha delle prerogative, escludendo la volontà di voler attuare una caccia all’uomo. Le opposizioni, però, sono di parere opposto, in quanto ritengono che la revoca dell’incarico di comandante sia stato un atto di imperio e non sia giustificato da valide motivazioni che possano addurre ragioni sull’estromissione del dirigente dal Settore per il quale è stato assunto e destinato ad altro Ufficio.

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