Si è conclusa oggi la fase congressuale del Partito democratico di Messina con la ratifica dell’elezione del segretario provinciale Armando Hyerace e dei 100 membri dell’assemblea provinciale.
Presenti diversi rappresentanti del mondo del sindacato, dell’associazionismo, e i riferimenti politici delle forze del centro sinistra, con i quali si è registrata ampia e piena condivisione sui temi del lavoro, dello sviluppo e dei diritti. In particolare, sono intervenuti l’On.le Antonio De Luca, e la Senatrice Barbara Floridia per il M5S; Piero Patti per la CGIL; Lillo Grasso per Azione; Tonino Cafeo per SI; Dafne Musolino, per Italia Viva; Ivana Risitano per Cambiano Messina dal Basso; Claudio Vallone per il sindacato SUNIA; Massimo Pellegrino per il sindacato FABI; Patrizia Maiorana, circolo ARCI Thomas Sankara; hanno mandato un augurio di buon lavoro anche Palmira Mancuso di + Europa e Ivan Tripodi della UIL. Presenti anche il segretario regionale Barbagallo, che ha ribadito la posizione contraria al ponte sullo stretto e il deputato Calogero Leanza che è intervenuto a difesa della sanità pubblica messinese.
Nel corso degli interventi è stata ribadita da tutti la volontà di lavorare assieme per la costruzione dell’alternativa di governo a Messina, come a Palermo e a Roma.
“Il Pd svolga il ruolo di facilitatore per la costruzione di un fronte progressista alternativo”, ha commentato il neo segretario provinciale Armando Hyerace. E in merito alle recenti dichiarazioni rese dal consigliere comunale Alessandro Russo, risponde: “Il nostro partito è democratico per nome e statuto. E la democrazia si fonda su pluralismo e dialogo. Persino allo scontro critico bisogna essere pronti e anzi non evitarlo, perché può portare alla certezza di uno spazio nel quale far coesistere più anime”, così sull’assenza dei 49 delegati eletti a supporto della mozione alternativa alla sua. “Sono quindi sorpreso per la scelta di non partecipare all’assemblea di oggi, che poteva essere anche la sede naturale del confronto. Dialogo e confronto che, come conferma del resto Alessandro, si è potuto aprire solo 24 ore prima e che, ciononostante, non ho negato anche formulando una proposta di apertura. Ciò detto, non ho mai proposto la mia segreteria come quella di un uomo solo al comando e non assumo decisioni senza confrontarmi con i tanti con i quali è stata costruita la mozione a mio supporto. Oggi sarebbe stata di certo l’occasione migliore per portare all’attenzione di tutti proposte e richieste, iniziative e obiettivi. In ogni caso, tutto ciò non sposta di una virgola ciò che ho sempre sostenuto. E non perché la vittoria o la sconfitta passino da uno, tre, cento voti, ma perché facciamo parte dello stesso partito. Per tali ragioni, rinnovo la volontà di farmi carico di costruire una gestione del partito che tenga dentro tutti e in particolare coloro che vogliono realmente impegnarsi. Nell’interesse innanzitutto della nostra comunità che non può e deve dividersi innanzi alle importanti sfide che ci attendono”.
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