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Il primo “vero” congresso del Pd messinese: verso l'elezione del nuovo segretario provinciale del partito

Il rush finale è iniziato. Da ieri è in corso l’assemblea provinciale congressuale che porterà, all’inizio della prossima settimana, all’elezione del nuovo segretario provinciale del Partito democratico. Non è un passaggio qualunque, in un partito che negli anni ha fatto discutere di sé più per le divisioni interne, per le scelte strategiche in occasione delle campagne elettorali e per gli indirizzi di questo o quel capo-corrente. E non lo è anche perché, per la prima volta a Messina, il Pd è alle prese con un congresso “vero”, con due candidati che, stando alle previsioni dell’una e dell’altra parte, sono molto vicini, anche dopo la lunga fase del “tour” tra i circoli della provincia. Armando Hyerace e Alessandro Russo sono ormai due volti storici del Partito democratico messinese, due militanti che hanno fatto la “gavetta”, dentro e fuori i palazzi, hanno anche fatto parte di fasi in cui il Pd aveva un’opposizione interna rispetto a rapprorti di forza decisamente sbilanciati e sono stati protagonisti di stagioni in chiaroscuro, talvolta anche distanti tra loro, senza però mai scendere da una nave in affanno tra le onde di acque agitate.
Ci sono anche adesso schieramenti abbastanza definiti, sebbene difficilmente riconducibili alle aree congressuali dell’ultima tornata nazionale del partito: ci sono rappresentanti delle aree Schlein, Bonaccini e Cuperlo da entrambe le parti. Al fianco di Hyerace c’è chi, fino alla vigilia della presentazione delle candidature, era in lizza per scendere in campo personalmente, l’ex segretario di Articolo Uno Domenico Siracusano, ma anche la consigliera comunale Antonella Russo. Con Russo c’è l’altro consigliere comunale Dem, Felice Calabrò, e pure l’unico parlamentare messinese del Pd, il deputato regionale Calogero Leanza. Affiancamenti dai quali sono nate anche scintille, tenute più o meno lontano dai riflettori, ma la sensazione è che il clima, dentro il partito, sia meno idilliaco di quanto si voglia narrare. Resta da capire come sarà dopo l’ultima fase congressuale, che si chiuderà domenica sera. Nel frattempo i due candidati tracciano una linea, prima del “gong”.

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