Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Comune di Taormina, le ragioni dell'addio a Bolognari: «Eravamo estranei a casa nostra»

«In questa storia non ci sono vincitori né vinti: ha perso la politica, ha perso il concetto di opposizione costruttiva ed unita ed ha perso l’unità di intenti di un paese che continua a pensare troppo al singolare e troppo poco al plurale». A tre giorni dall’annuncio dell’addio al gruppo politico “Noi, Taormina” dell’ex sindaco Mario Bolognari, i consiglieri di minoranza Marcello Passalacqua, Lucia Gaberscek e Andrea Carpita spiegano le ragioni dell’abbandono, sopraggiunto dopo una lunga e sofferta decisione. «Un atto dovuto esclusivamente a visioni divergenti, interne alla stessa piattaforma di minoranza – raccontano – sulla modalità di organizzare l’opposizione consiliare e sulla visione programmatica del lavoro da svolgere, mille volte sbandierata dalla nostra base politica, ma che non ci ha mai visti coinvolti attivamente. I violenti attacchi politici, che hanno finanche sconfinato nel personale, subiti da soggetti facenti parte del gruppo “Noi Taormina”, con i quali avremmo dovuto costruire una piattaforma propositiva alternativa all’attuale Amministrazione e che avrebbero dovuto vederci uniti, pur nella consapevolezza della presenza al suo interno di diverse “anime politiche”, non hanno fatto altro che amplificare un malessere crescente che è diventato nel tempo sempre più acuto nel vederci considerati a tutti gli effetti dei “perfetti estranei a casa nostra”. Ringraziamo la piattaforma “Noi Taormina” ed il prof. Bolognari, al quale rimaniamo umanamente legati, per averci accolto ed per aver condiviso battaglie, risultati ed anche delusioni comuni. Adesso però le nostre strade si dividono, per visioni differenti nelle strategie e nei modi di comportamento». Chiaro il riferimento all’attacco sferrato da Danilo La Monaca, assessore designato della lista “Noi, Taormina”, che ha messo in dubbio la reale intenzione di alcuni consiglieri di fare opposizione al sindaco Cateno De Luca, invitatoli a dimettersi, prendendo di mira in particolare Carpita per un incarico da 50.000 euro affidatogli da Asm. «Troppo spesso isolati, messi da parte e mai coinvolti nelle programmazioni politiche – lamentano Passalacqua, Gaberscek e Carpita – comodo parafulmine per nascondere una diffusa povertà di idee e di programmi. Le modalità, inoltre, con le quali è stato creato un secondo polo di opposizione consiliare in aggiunta a quello presente, senza che fossimo non dico interpellati, ma quanto meno messi a conoscenza, salvo apprenderlo con stupore direttamente durante il consiglio comunale che ne ha sancito la creazione, hanno avuto un peso non secondario nella nostra decisione».

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