Cateno De Luca apre quella che definisce “una nuova fase politica” per Sud chiama Nord. E con uno dei colpi di scena tipici del sindaco di Taormina annuncia l’avvio di un dialogo con il centrodestra, anzi, “con un nuovo centrodestra”, a livello nazionale, con un obiettivo: “Incidere sull’azione di governo. Noi non siamo una forza nata per stare all’opposizione e se devo scegliere tra l’essere il capo dell’opposizione e l’essere il numero due della maggioranza, preferisco essere il numero due della maggioranza”.
Anche di centrodestra, sebbene, chiarisce ancora De Luca, “in Sicilia siamo all’opposizione e ci rimarremo fino a fine legislatura”. Insomma, alleati con chiunque, purché si governi e si abbia una voce in capitolo importante nel farlo. È questo il messaggio lanciato da De Luca nella lunga conferenza stampa di stamattina (trasformata in un incontro politico, di fatto) alla quale hanno preso parte i vertici di Sud chiama Nord, compreso il sindaco Federico Basile, che come De Luca è tornato sulla crisi idrica, annunciando che mercoledì verrà ascoltato in quarta commissione all’Ars, dicendosi pronto di far valere le ragioni di Messina, a fronte delle inefficienze regionali, anche in sede giudiziaria.
L’Amam? De Luca conferma di aver chiesto lui al consiglio d’amministrazione di fare un passo indietro e che lo stesso era pronto a fare col direttore generale, prima che lo stesso si dimettesse. “Era necessario di fronte agli attacchi politici in corso”, è la linea di De Luca, che ha anche ringraziato il Cda dimissionario di Amam, presente al gran completo all’incontro.
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