Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Amam nella bufera a Messina, dimissioni di tutto il Cda. Il sindaco le accetta: "Clima avvelenato". Le opposizioni: "Cosa nascondono...?

Non finisce la bufera in casa Amam. Dopo quelle del direttore generale Pierfrancesco Donato, ieri mattina a rassegnare le dimissioni è stato l’intero consiglio d’amministrazione. “Abbiamo presentato al sindaco le nostre dimissioni - si legge in una nota firmata dalla presidente Loredana Bonasera e dai consiglieri Alessandra Franza e Adriano Grassi - al fine di evitare ulteriori e sterili polemiche politiche che hanno minato il sereno svolgimento delle attività aziendali. Contestualmente consegneremo al sindaco una relazione di fine mandato nella quale è descritto tutto ciò che abbiamo realizzato, pianificato, programmato e immaginato". Dimissioni che sono state accettate dal sindaco Basile. Adesso bisogna capire cosa accadrà e che sviluppi avrà la vicenda. Troppe le risposte non date. Troppi i punti interrogativi. Ma veniamo alle dichiarazioni e ai documenti. A cominciare dalle dimissioni del Cda: "Con la medesima discrezione e riservatezza con la quale questo Cda ha operato, in un contesto particolarmente complesso, senza mai perdere di vista l’obiettivo e anteponendo l’interesse generale finalizzato al perseguimento degli obiettivi programmatici, siamo certi che chi verrà dopo di noi possa portare a compimento la già avviata azione nel solco tracciato, con il medesimo spirito di abnegazione da noi profuso. Ringraziamo il Sindaco Federico Basile per la fiducia in noi riposta e per il supporto offerto”.

Basile accetta le dimissioni: "Grazie per il lavoro svolto"

Poche ore ed è arrivata la risposta del sindaco Basile che ha accettato le dimissioni e aperto un vero e proprio fronte di crisi. “Prendo atto delle dimissioni della presidente e dell'intero Consiglio di Amministrazione di AMAM, comprendendone le ragioni, e le accetto con l'auspicio che questa scelta possa contribuire a sottrarre l'azienda dalle strumentalizzazioni politiche e mediatiche cui è stata sottoposta negli ultimi tempi”. Il sindaco Federico Basile commenta con queste parole le dimissioni dell’organo amministrativo dell’Azienda Meridionale Acque Messina. Le dimissioni sono pervenute in data odierna al protocollo dell’ente con tre distinte note rispettivamente, della presidente Loredana Bonasera e dei due componenti Alessandra Franza e Adriano Grassi. “Desidero ringraziare AMAM - continua Basile - per il lavoro svolto, che ha permesso alla città di Messina di affrontare la crisi idrica regionale con efficacia e risultati concreti. In un contesto siciliano segnato da gravi difficoltà, Messina si è distinta, grazie anche alla gestione dell'azienda, per aver saputo contenere l'emergenza e garantire l’assistenza a quelle zone della città che più di altre hanno subito i disagi. Dispiace constatare che gli sforzi compiuti e i risultati raggiunti siano stati strumentalizzati politicamente, al punto da oscurare il fatto che, a differenza di altre realtà regionali, Messina è riuscita a garantire la distribuzione dell'acqua in quasi tutta la città, con disagi circoscritti a poche aree, che sono state e sono costantemente supportate. Questo mentre le responsabilità regionali nella crisi idrica e nella mancata gestione sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. La decisione dei vertici di AMAM punta dunque a permettere all'azienda di continuare il proprio lavoro, libera da strumentalizzazioni politiche. Il clima di sospetto e inquisizione che si era venuto a creare non giova certamente alla città, che ora più che mai - conclude il Sindaco - ha bisogno di guardare avanti e proseguire nel percorso di superamento della crisi idrica. Sono certo di poter contare sul senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto i vertici di AMAM nel guidare l'azienda verso una nuova governance”.

Opposizioni all'attacco, Fratelli d'Italia: "Cosa cova sotto queste dimissioni"

"Potremmo dire che 'finalmente la nostra richiesta è stata soddisfatta' e invece le odierne dimissioni in blocco del CdA di Amam che, appunto, avevamo già chiesto in tempi non sospetti e prima ancora dell'inizio della crisi idrica, le apprendiamo con moderata soddisfazione!". Si esprimono così i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Libero Gioveni, Dario Carbone e Pasquale Curró dopo la notizia delle dimissioni della presidente Bonasera e dei suoi consiglieri. "La soddisfazione "moderata" - spiegano i consiglieri - è dettata dalla preoccupazione dovuta al fatto che l’azienda in questo momento di forte crisi si trova priva del suo direttore generale e da oggi anche della sua governance. Peraltro - ricordano Gioveni, Currò e Carbone - proprio la presidente Bonasera da noi stimolata sul tema durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale, aveva dichiarato che "non si sentiva di lasciare l'azienda proprio mentre la barca affonda"! Quindi? Cosa cova sotto? Cosa nascondono realmente, a questo punto, le dimissioni improvvise del direttore generale? In un periodo in cui ancora l'emergenza idrica non è affatto finita e in un periodo in cui ha avuto anche efficacia il nuovo contratto di servizio con la nuova incombenza del servizio di pronto intervento per la manutenzione stradale, la società non può affatto rimanere senza guida! Riteniamo quindi - concludono Gioveni, Carbone e Currò - che le dimissioni del CdA siano certamente propizie per dare finalmente una svolta ad un'azienda che, al netto dell'impegno quotidiano del personale, non ci ha mai soddisfatto, ma non possiamo non evidenziare nello stesso tempo l’inopportunità delle stesse nella scelta della tempistica".

Hyerace: “Amam: dimissioni a cascata. Nessuno creda di evitare assunzioni di responsabilità”.

“Capisco che in una situazione di crisi nella quale è evidente che il castello di carta sta venendo giù, chi ha responsabilità inizi a preoccuparsi. Ma ritenere che le dimissioni in progressione siano un modo per mettere la parola fine alle richieste di chiarimento relative alla gestione e alle principali responsabilità ai vari livelli è prendere per sprovveduti i messinesi”, cosí Armando Hyerace, candidato alla segreteria provinciale dem. “Possiamo formulare delle ipotesi riguardo ciò che sta avvenendo ai vertici della partecipata: la ricerca di uno o più capri espiatori che si immolano sull’altare del sacrificio. Oppure un bisogno, del cda, di ottenere delle conferme, rassegnando dimissioni simboliche, affinché vengano respinte dal Sindaco. Perché? Forse per rafforzare una posizione che potrebbe essere messa in discussione da un certo malcontento da parte di alcuni della compagine di Basile. Di certo però, non c’è alcuna ammissione di responsabilità o operazione di verità in queste dimissioni e non è ammissibile nè che si debbano formulare ipotesi in assenza di chiare risposte, nè che qualcuno possa pensare di gettare fumo negli occhi ai cittadini e chi li rappresenta all’opposizione, chiudendo la questione con dei cambiamenti nel cda”, prosegue il rappresentante del Partito Democratico. “L’aver motivato questo gesto con il solo fine “di evitare ulteriori e sterili polemiche politiche" sembra più un ulteriore tentativo di mettere la polvere sotto il tappeto. Ed è inaccettabile. Non solo, ma emerge una evidente contraddizione con quanto neanche una settimana fa dichiarato dagli stessi vertici in occasione delle dimissioni del direttore generale, a cui venivano -neanche troppo velatamente- contestate alcune inadempienze gestionali. A questo punto, non sappiamo più cosa aspettarci. Sono anche queste delle dimissioni per “coprire” altre responsabilità? Seguiranno altri colpi di scena? Non è dato saperlo: quello che è certo e che domani non si sa chi andrà in commissione consiliare a dare gli opportuni chiarimenti e quindi si continua a dribblare il tema centrale di tutta la gestione idrica, che non è sterile polemica politica: le richieste di trasparenza e chiarezza sopratutto su questi complessi mesi di gestione dell’emergenza, pretendono risposte”.    

leggi l'articolo completo