Non è detto che si debbano attendere i dieci mesi annunciati da Cateno De Luca a giugno, dopo le elezioni europee, per assistere ad alcuni movimenti a Palazzo Zanca, e non solo. Le voci di un primo rimpasto si inseguono da settimane, e se per qualcuno sono solo tipiche chiacchiere per ingannare il tempo sotto l’ombrellone, per qualcun altro si tratta di molto più che semplici rumors. Anzi, qualcosa potrebbe accadere presto, anche nel giro di qualche settimana. I dieci mesi indicati da De Luca indicano il periodo in cui tutta la squadra – assessori e vertici delle società partecipate – rimarrà sotto esame, per poi arrivare alle decisioni definitive quando arriverà il momento dei rinnovi di gran parte dei Cda delle partecipate. Non è un mistero, specie all’interno dell’ambiente deluchiano, che qualcuno – soprattutto nelle partecipate stesse – sia più sotto esame di altri, ne è consapevole il sindaco Federico Basile, che però in questa fase è completamente assorbito dalla gestione della crisi idrica. Gestione nella quale è appunto il sindaco in prima persona a tenere il timone, con i pro e contro che ciò comporta, e la cui comunicazione, peraltro, è stata di fatto “commissariata” direttamente dallo staff personale di De Luca. Ma al di là delle valutazioni sull’operato di ciascuno, è tutt’altro che escluso che ben prima dei dieci mesi possa accadere qualcosa. Manovre di assestamento, non veri e propri scossoni, anche perché non si tratterebbe di bocciature né di punizioni. Sembra sia stata concordata da tempo col diretto interessato una fuoriuscita dalla Giunta, a metà mandato, dell’assessore alla Pubblica istruzione, Pietro Currò. Ed è ormai una voce ricorrente quella secondo cui sarebbe imminente l’ingresso in giunta della presidente di Sud chiama Nord, Laura Castelli, che non a caso è stata presente anche nell’ultima uscita pubblica del duo Basile-De Luca, la conferenza stampa “in esterna” al serbatorio Gescal sulla crisi idrica. Un altro nome che circola per un possibile ingresso in giunta è quello del coordinatore cittadino del partito, Nino Carreri, politico navigato, già consigliere comunale e anche lui più volte in prima linea, in queste settimane, nello scontrarsi a suon di comunicati stampa con i vari avversari politici di turno. Non è detto che sia necessaria un’altra sostituzione, però: se a settembre, alla ripresa dei lavori dell’Ars, dovesse sbloccarsi la riforma regionale degli enti locali, scatterebbe l’aumento del numero degli assessori e, così, in giunta si creerebbe uno spazio in più. Questione di tempo, a quanto pare. Un altro cambiamento, un po’ a sorpresa, potrebbe avvenire al vertice di una delle società partecipate più importanti: l’Atm Spa. Pippo Campagna potrebbe lasciare la presidenza, per dedicarsi a tempo pieno Asm. La valutazione in corso sarebbe questa: da una parte del fatto che l’Atm viene considerata, ormai, una macchina oliata (non è escluso che, in caso di addio di Campagna, possa essere l’attuale consigliera d’amministrazione Carla Grillo a prenderne il posto, un po’ come avvenne alla Messinaservizi con Mariagrazia Interdonato al posto di Pippo Lombardo); dall’altra, l’Asm di Taormina è una società sempre più centrale, occupandosi non solo di trasporti, ma anche di servizio idrico e di rifiuti. E Campagna è uno dei fedelissimi storici di Cateno De Luca. (seb.casp.)