Quando tornerà dalle “ferie”, la prossima settimana, il consiglio comunale si ritroverà, tra gli atti di cui discutere, le corpose relazioni di sindaco, assessori e vertici delle società partecipate sul secondo anno di mandato. Un documento di 400 pagine per quanto riguarda la giunta, un altro di 125 pagine per le società partecipate, entrambi approvati dalla giunta il giorno primo di Ferragosto. Un voluminoso dossier che entra nel dettaglio rispetto al report presentato alla stampa un paio di mesi fa da Federico Basile e la sua squadra e che dovrà essere sottoposto al consiglio comunale per una sorta di “tagliando” dell’amministrazione, dal significato squisitamente politico.
Amministrazione che, in questa fase, si trova ad affrontare la grana più spigolosa da quando si è insediata, la crisi idrica, ma che nei due documenti elenca una lunga serie di risultati e di interventi completati o avviati nei vari ambiti di competenza dei singoli assessori e delle singole società. La narrazione, fin dalla premessa, continua ad essere quella che ha caratterizzato gli ultimi anni, nel segno della continuità amministrativa – e da questo punto di vista anche comunicativa – con la sindacatura De Luca: «Nel 2018 il sindaco De Luca ha ereditato una situazione politica amministrativa disastrosa – si legge –, sono state analizzate le condizioni di deficitarietà e sono stati trovati correttivi che oggi, dopo quattro anni di amministrazione, vedono la continuità garantita dal sindaco Basile poggiarsi su basi finanziarie solide che consentono non solo una programmazione di grande respiro, ma soprattutto la realizzazione di quelle opere che dal 2019 sono state finanziate programmate ed oggi realizzato».
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