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Messina, commissariamento del porto di Tremestieri: è scontro tra Basile e Germanà

“Un’altra vittoria della Lega per Messina, una mia battaglia personale affinché la piattaforma logistica di Tremestieri non rimanesse un’incompiuta. Si tratta di un’opera strategica per la Città ma anche in previsione dell’imminente realizzazione del Ponte sullo Stretto. Il provvedimento è stato assegnato alla Camera e ho fatto presentare l’emendamento al collega siciliano Anastasio Carrà, vicesegretario regionale della Lega in Sicilia. Mi stupisce, invece, come un parlamentare di lungo corso come Barbagallo, possa dire una simile sciocchezza sulle tempistiche. Dovrebbe sapere che l’opera non poteva essere commissariata senza l’adeguata copertura. Quindi, abbiamo prima trovato le risorse necessarie alla sua realizzazione e poi provveduto al commissariamento nei tempi giusti e previsti. Avanti tutta per lo sviluppo della nostra meravigliosa Isola”. Così in una nota il senatore messinese della Lega Nino Germanà, segretario in commissione Trasporti a Palazzo Madama e commissario regionale del partito, commenta il commissariamento del porto di Tremestieri.

Non è dello stesso avviso il sindaco Federico Basile: "Non si comprende in che modo la notizia del commissariamento delle opere per la piattaforma logistica intermodale, con annesso scalo portuale del porto di Tremestieri, - dichiara in una notaBasile - dovrebbe rappresentare una notizia positiva per la città di Messina. Oggi, se non siamo di fronte all’ennesima opera incompiuta, è merito solo dell’impegno dell’Amministrazione De Luca prima, e della mia Amministrazione dopo. Serve rinfrescare la memoria per ricordare cosa è successo. Al momento del suo insediamento nel 2018, il sindaco Cateno De Luca ha trovato un appalto bloccato, con procedure di esproprio mai concluse correttamente ed edifici da demolire che ostacolavano l'inizio dei lavori.
È stata l’Amministrazione De Luca a dare l'avvio concreto alle opere, che poi, a causa delle vicende societarie del consorzio vincitore dell'appalto, si sono dovute fermare. Alla mia Amministrazione - prosegue Basile - è toccato rimettere in ordine i numeri e i soggetti interessati per ottenere le somme necessarie tramite una perizia di variante obbligatoria, essenziale anche per compensare l'aumento dei prezzi nel frattempo intervenuto. Ho portato avanti un'azione di sintesi e raccordo con vari enti, contattando insistentemente tutti, dal ministro Salvini all'Autorità di sistema dello Stretto, fino alla Regione Siciliana, per confermare i finanziamenti che fino a quel momento erano stati solo promessi. Basta ricercare anche gli articoli di stampa sul tema per ricostruire come sia stato decisivo il mio intervento per consentire ad un ulteriore operatore economico privato di mantenere la promessa di interesse e rilevare il ramo d'azienda dell'impresa originaria. Questo è avvenuto attraverso deliberazioni di giunta e ripetuti incontri, nei quali ho costantemente rassicurato il nuovo operatore economico sulla bontà delle soluzioni prospettate. Infatti, si è arrivati alla sottoscrizione degli atti da parte del Comune di Messina, che ha permesso la ripresa dei lavori il 6 giugno 2024. Attualmente, il cantiere sta proseguendo secondo programma. Questo commissariamento, dunque, è sostanzialmente inutile, perché tardivo ed inefficace. Il vero commissario è stato il Comune di Messina che, con poteri ordinari, ha sbloccato un cantiere che rischiava di diventare l'ennesima opera infrastrutturale incompiuta in Sicilia. Troppo facile arrivare oggi per mettersi le medaglie al petto", conclude il sindaco Basile.

 

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