Ultimi giri di lancette per la campagna elettorale romettese a ridosso della chiamata alle urne. In questi giorni la sfida tra i candidati Nino Cirino, appoggiato dalla lista “Vivi Rometta”, e Melania Messina, sostenuta dalla lista “Generazione Rometta 2024”, si è alimentata di vivaci botta e risposta, appuntamenti con la cittadinanza, proposte e idee. Nino Cirino, vicesindaco uscente, 58 anni, consulente finanziario, si è raccontato e ha raccontato con il suo sorriso e il suo entusiasmo. Già da mesi il suo nome come candidato sindaco circolava nella cittadina e in un ampio comprensorio. Si aspettava che la scelta del suo gruppo ricadesse su di lei? Sinceramente non me lo aspettavo. Erano molti i cittadini che facevano il tifo per me, ma non avevo percepito che all'interno del gruppo fossi io il prescelto. Fino alla fine si parlava inoltre della possibilità del terzo mandato per il nostro sindaco Nicola Merlino. Sono stato però felice di ricevere questa immensa fiducia da parte della mia squadra “Vivi Rometta”. Per otto anni ha fatto parte dell'Amministrazione Merlino e negli ultimi due è stato anche vicesindaco. L'eventuale sindacatura per lei sarà un passaggio quasi automatico e naturale? Ammetto di essere sempre stato a stretto contatto con i cittadini e giornalmente vivo il territorio. Ricevo tantissime chiamate e incontro molte persone, ascolto le loro richieste e ho sempre cercato una rapida risoluzione. Mi piace ascoltarle e sentirmi vicino a loro. Quali sono state le deleghe che ha sentito più sue? Anzitutto la delega alla pubblica istruzione. Stare con i più giovani mi dà gioia. Con gli studenti e le studentesse si è creato un bel rapporto. Molti ragazzi oggi mi fermano per strada e ripetono il mio slogan “Io ci sono sempre”. Per loro sono quasi come un angelo custode, li ho seguiti non solo nelle opere strutturali, ma soprattutto nella comunicazione. La scuola per me è una famiglia, anche grazie alla stretta collaborazione con la dirigente Emilia Arena, i suoi collaboratori e gli insegnanti. L'altra delega è quella relativa ai tributi. Abbiamo favorito l'equità sociale, nel rispetto dell'educazione civica e della legalità, riducendo drasticamente l'evasione fiscale. Questo ha comportato che la Tari fosse la meno esosa di tutti i Comuni siciliani e ci ha salvato dai vari aumenti annuali. Abbiamo subìto solo gli aumenti fisiologici, dovuti ai costi dello smaltimento dei rifiuti. Quando ci siamo insediati, a pagare i tributi era solo il 35 per cento dei cittadini, noi abbiamo ridotto l’evasione ad appena il 5%. Con le compostiere domestiche, inoltre, ci sono notevoli risparmi e il nostro Comune ha ricevuto parecchie premialità in questo settore. Non a caso abbiamo raggiunto la percentuale record dell'87% di raccolta differenziata. Qual è stato il periodo più difficile di questi anni? Di certo quello legato alla pandemia da Covid, ma anche in quella situazione critica, grazie alle collaborazioni delle associazioni di volontariato, di protezione civile e l’aiuto di tante sarte che gratuitamente hanno realizzato le mascherine, siamo riusciti a superare quei momenti tristi e bui. Quali sono state le opere realizzate che hanno contribuito alla crescita di Rometta? Rometta centro è stata ed è nel vivo di un vasto programma di valorizzazione dei beni architettonici e culturali, con il recupero delle grotte saracene iniziato nel 2014. Tutti interventi importanti, inclusa la messa in sicurezza dei vari costoni. Quel che ha dato impulso al turismo è stata al contempo la costituzione della Pro Loco guidata da Giovanni Arnò, che ha attivato un circuito di visite non indifferente. Nell’arco di 5 anni oltre 15mila visitatori. Abbiamo recuperato la biblioteca e creato tanti spazi e incontri culturali, come ad esempio il Cenacolo letterario. Depuratore e parcheggi sono fra i temi caldi di questa campagna elettorale. Finalmente abbiamo ottenuto un finanziamento pari a 8 milioni relativamente al depuratore di Rometta, che è stato inserito nel Fondo sviluppo e coesione (Fsc). Un progetto già comunque avviato da molti anni. Riguardo alla regolamentazione della viabilità è sempre migliorabile ma non rinneghiamo nulla. Sulla realizzazione della rotatoria in prossimità del casello della A20 e sul collegamento dell'asse del mare cosa ci dice invece? C'è stato un dibattito pubblico e tutti hanno avuto la possibilità di interloquire. Io voglio superare questo momento e collaborare con i vari Enti per arrivare alla risoluzione delle problematiche. Dovesse diventare il prossimo sindaco di Rometta qual è la prima cosa che farebbe? Continuare a stare tra la gente: più per la strada che nel palazzo. Tenere sempre in alto e in prima linea i principi della legalità e gli interessi generali della comunità. Sarà una grande responsabilità fare il sindaco. Continueremo nel solco dalla programmazione del territorio e dalle risorse a disposizione. Grazie all'iter del Piano spiagge e a quello del Pug, che abbiamo condiviso con il Consiglio, programmeremo nuove opere, dalla riqualificazione del lungomare all'inserimento di una pista ciclabile. Abbiamo fatto molto per Rometta, ma noi faremo ancora tanto altro.