Messina

Martedì 26 Novembre 2024

Messina, bufera De Luca-De Leo. Lombardo: "Ha la memoria corta, si dimetta da deputato regionale"

Giuseppe Lombardo

"Il buon De Leo ha la memoria corta... E allora urge un ripasso. Innanzitutto se De Leo si vergogna di aver fatto parte di questo movimento che lo ha sostenuto e gli ha consentito di essere eletto al Parlamento siciliano offrendo anche tutto il sostegno necessario quando il suo seggio era in bilico, si dimetta. Alessandro De Leo rinunci ad essere deputato visto che lo è diventato grazie a Cateno De Luca e Sud chiama Nord e al prossimo giro si faccia candidare da altre forze politiche come quelle che ad esempio rappresentano il sistema Croce... Lì si che c'è di che andare fieri senza alcun dubbio". Lo afferma in una nota il deputato di Sud chiama Nord e presidente di Sicilia Vera Giuseppe Lombardo. "De Leo è oggi deputato grazie a Cateno De Luca e alla strategia di Cateno De Luca e al lavoro del movimento. Quando il suo seggio era in bilico io stesso ho seguito tutto l'iter passo dopo passo per far valere la sua posizione. In questi mesi più volte il partito ha provato a coinvolgerlo ma era chiaro che aveva ormai preso un'altra strada e il suo continuare ad arrampicarsi sugli specchi per tentare di ripulire in qualche modo la sua immagine è patetica. Come patetica è la sua intervista di oggi con un fogliettino letto male e con intercalari grammaticalmente degni di annotazione dell’accademia della Crusca. Addirittura oggi insultare chi gli ha permesso di arrivare al Parlamento denigrando il lavoro di un intero partito, che lo ha servito e del quale lui invece si è servito per mettersi sul mercato, é davvero incommentabile. Noi siamo fiduciosi che come sempre sarà la storia a parlare. Per coerenza però De Leo farebbe meglio a dimettersi e cancellare così quella oggi definisce addirittura una macchia nella sua vita di cui vergognarsi. D'altronde sono pochi nella storia i parlamentari eletti con poco più di tremila voti. A dimostrazione della sua inconsistenza politica individuale. Ricordiamo a De Leo che il 70% di voti di lista sono stati espressi infatti senza preferenza. È chiaro quindi che De Leo deve la sua elezione a Cateno De Luca. Quindi se adesso vuole dimostrare realmente il suo peso politico si dimetta. Qui chi si vergogna e chiede scusa agli elettori per questo errore di valutazione è il partito. È chiaro che non meritavi il ruolo e l'opportunità che hai avuto".  

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