Se la politica è servizio e quel servizio va riconosciuto e pagato, il principio deve valere per tutti. A partire dal primo anello della “catena”, i consiglieri di Circoscrizione. È questo, in sintesi, il concetto che sta animando sia i confronti – accesi – tra gli stessi consiglieri circoscrizionali, che non hanno digerito l’esclusione dagli aumenti dei gettoni di presenza che ha riguardato praticamente tutti (dal sindaco agli assessori ai singoli consiglieri comunali) tranne loro; sia l’azione portata avanti, prima in sordina e dietro le quinte, adesso alla luce del sole, da un consigliere comunale, Giovanni Caruso. Il quale si è fatto sostanzialmente “portavoce” del disagio delle Municipalità, attraverso un’interlocuzione diretta con l’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina,
Caruso lo ha annunciato proprio durante la seduta in cui il consiglio comunale ha approvato il raddoppio dei propri gettoni: «Nonostante qualcuno l'abbia definita scomoda – aveva detto in quell’occasione –, questa delibera di scomodo non ha proprio niente; qui si tratta di qualità, di energia, di dedizione e di tempo messi a disposizione della cittadinanza con un lavoro a 360 gradi che poi porta alla produzione di atti importanti. Mi sono fatto carico di avviare una interlocuzione con l’assessorato regionale affinché in tempi brevi, attraverso una norma chiara, venga riconosciuto lo stesso diritto ai consiglieri di Circoscrizione».
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