Principio di intesa tra l'Amministrazione e gli Albergatori di Taormina per il ripristino dell'Osservatorio sull'imposta di soggiorno, il tavolo di confronto che era stato istituito nel 2013 e che poi dopo due anni non si è più riunito. Il sindaco Cateno De Luca ha dato disponibilità all'Associazione Albergatori per la ricostituzione del tavolo che potrebbe rappresentare un elemento strategico di coordinamento per quanto riguarda le finalità di impiego dell'imposta di soggiorno. La questione da tempo rimasta irrisolta e più volta sollecitata dagli albergatori riguarda il balzello turistico che dovrebbe essere utilizzato per il turismo e la promozione della città, come da finalità istitutive, e che poi ha visto finire queste somme nel calderone del bilancio senza un capitolato ad hoc. A tal proposito si è svolto nelle scorse ore un incontro tra De Luca, il presidente degli Albergatori di Taormina, Gerardo Schuler ed il suo vice, Marcello Spartà, e l'assessore al Turismo, Jonathan Sferra.
"La riattivazione di questo tavolo - afferma Schuler - può determinare un impiego corretto delle somme dell'imposta di soggiorno nell'interesse di tutta la città, in un'ottica di ulteriore crescita del movimento turistico ed al contempo per migliorare la qualità del nostro territorio agli occhi del turista come ovviamente pure del residente. L'osservatorio è un organismo dove ci si incontra e si lavora in sinergia, si collabora e si rema tutti dalla stessa parte per Taormina. Abbiamo chiesto tante volte il ripristino di questo tavolo e ora speriamo davvero che sia la volta buona. Il sindaco De Luca ha dato la sua disponibilità in procedere in questa direzione, ha ascoltato con attenzione le nostre parole e si è detto d'accordo sull'esigenza di riattivare questo organismo strategico".
Il 2023 promette di consacrarsi come un anno d'oro del turismo, la stagione turistica sta andando a gonfie vele e si va verso un'impennata anche di quello che sarà poi il gettito dell'imposta di soggiorno. Sino a questo momento l'introito massimo è stato di circa 3 milioni e mezzo (prima del Covid). Adesso la casa municipale aveva stimato un introito per quest'anno di circa 2 milioni e 800 mila euro ma De Luca si è detto convinto che l'effettivo ritorno su questa imposta debba essere di circa 4 milioni, tenendo anche conto dell'obiettivo di dare la "caccia" agli evasori e quindi recuperare quella parte di imposta che non viene versata da alcuni operatori non in regola e che fanno concorrenza sleale a coloro che pagano regolarmente i tributi. "C'è chi è in regola e dà il buon esempio - ha evidenziato Schuler - ma allo stesso tempo condividiamo con il sindaco la consapevolezza che ci siano dei soggetti che non sono dei "santi" e che hanno fatto concorrenza sleale a noi operatori in regola. C'è chi ha fatto dell'evasione un'arte ed è chiaro che non può e non deve essere un'abitudine quella di non pagare l'imposta di soggiorno".
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