Indietro tutta. Il Comune è pronto ad avviare l'iter per l'uscita dalla Fondazione Taormina Arte. È questa la posizione espressa dal nuovo sindaco, Cateno De Luca, che ieri ha incontrato la sovrintendente della Fondazione, Ester Bonafede.
De Luca ha fatto sapere che «non riconosce l'ente». Una posizione di rottura che apre scenari inediti: «Non intendo presiedere e quindi neanche insediarmi in una Fondazione nella quale il sindaco è presidente ma di fatto prigioniero della Regione», osserva De Luca che ha anticipato, nel frattempo, la prima mossa, quella di ritirare la rappresentanza del Comune dal Consiglio di amministrazione della Fondazione.
Lo strappo del nuovo sindaco arriva a quattro anni di distanza dalla sua decisione che nel 2019, allora primo cittadino di Messina, lo portò a decidere l'uscita dall'allora costituenda Fondazione TaoArte del Comune di Messina e dell'ex Provincia regionale di Messina.
A quel punto sono rimasti soci dell'ente - che si è trasformato da Comitato a Fondazione - soltanto il Comune di Taormina e la Regione siciliana.
Adesso, tuttavia, come aveva già preannunciato in campagna elettorale, De Luca ha reso nota la sua volontà di andare allo scontro con la Regione siciliana contestando, in sostanza, che l'ente culturale sia ormai gestito da Palermo.
La contesa tra Taormina e Palermo non riguarda solo TaoArte ma ha anche un altro fronte: la gestione del Teatro Antico. «Sul Teatro Antico abbiamo già iniziato a scrivere, con le relative comunicazioni formali – ha detto De Luca –. Il Teatro è gestito dal Parco di Naxos e non intendiamo più sostenere i costi dell'organizzazione dei grandi eventi. Non possiamo stare a guardare mentre i privati, che fanno il loro mestiere, introitano incassi importanti e il Comune di Taormina si fa carico delle spese per garantire la pulizia, il decoro urbano, la viabilità e l'ordine pubblico. Taormina, per fortuna, è piena di turisti ma la sera arrivano altre 4 mila persone da gestire sul territorio. Se si tratta di un'attività di impresa non è pensabile che il Comune di Taormina abbia soltanto dei costi e non vada ad incassare nemmeno un euro. Così non si può andare avanti, vogliamo una gestione condivisa del Teatro Antico».
E aggiunge un interrogativo: «Nel fare il cartellone eventi si è tenuto conto delle tante presenze turistiche a Taormina? Non mi pare. Vogliamo essere coinvolti almeno nella copertura dei costi».
Una partenza scoppiettante del nuovo sindaco, nello stile che contraddistingue i suoi percorsi amministrativi. In questo caso De Luca può contare anche sui deputati all’Ars che potranno fare da sponda per spingere le sue strategie amministrative sul fronte di Taormina.
La disponibilità della sovrintendente
«Non è accettabile che Taormina continui ad essere ospite in casa propria. Come sindaco di Taormina rivendico il ruolo di protagonismo che ci spetta. Ecco perché ho apprezzato l’apertura da parte della sovrintendente a venire incontro alle esigenze ed istante del comune di Taormina». L’onda d’urto d’ De Luca viene “ammortizzata” dalla disponibilità al dialogo della sovrintendente, Ester Bonafede, la quale ha messo in evidenza la possibilità di attivare il procedimento necessario per la modifica dello statuto.
L’obiettivo è rendere lo statuto «uno strumento in linea con i principi giuridici, i tempi e le procedure connessi all’applicazione del decreto legislativo 367/96 e successive modifiche e integrazioni, nell’interesse della salvaguardia e del rilancio dell’ente». Ester Bonafede «si è dichiarata disponile – si legge in una nota del Comune – ad avviare il procedimento per la modifica dello stesso statuto anche in virtù della necessaria valorizzazione del comune di Taormina in qualità di socio fondatore della fondazione».
«Ho aderito alla proposta formulata dalla sovrintendente – osserva De Luca – e sospendo il mio insediamento fino a quando la modifica statutaria non consentirà di ristabilire un equilibrio doveroso tra le parti in causa e fino a quando, dunque, non ci sarà esito positivo a tale proposta da parte consiglio di amministrazione. Resta inteso – aggiunge il sindaco – che si avvieranno tutte le procedure per riconoscere al comune di Taormina una parte degli incassi per far fronte alla gestione e compensare i servizi di decoro, pulizia ed ordine pubblico che il comune è obbligato a garantire per tutti gli eventi che sono già programmati all’interno del teatro. Abbiamo predisposto già una nota per la commissione Anfiteatro Sicilia richiedendo un incontro urgente al fine di affrontare la questione. Si sappia – conclude De Luca – che siamo pronti a ricorrere all'adozione di provvedimenti urgenti per far valere le ragioni del comune. Adesso basta! Se costretto procederò io stesso con ordinanza ad inibire l’accesso alla strada che porta al teatro. Pretendiamo rispetto e risposte».
All’incontro hanno preso parte gli assessori e Francesca Cannavò, direttore allestimenti scenici Fondazione Taormina Arte Sicilia.