Taormina, De Luca e il bilancio ai raggi x: "Buco da 20 milioni annui, i conti non tornano"
«Avevamo dei dubbi, abbiamo avviato le prime semplici verifiche per accertare la reale situazione delle casse comunali. Analizzando già solo queste 4 voci all’appello mancano circa 20 milioni di euro di entrate annue. Siamo solo all’inizio. Procederemo ad esaminare tutte le voci che non ci convincono a tutela di tutti i cittadini onesti che rappresentano circa l’80% dei taorminesi e che pagano regolarmente i tributi municipali». Lo scrive su Facebook il neo sindaco di Taormina, Cateno De Luca, che appena insediatosi sta setacciando i numeri contabili dell’amministrazione e la sentenza è che «i conti non tornano». Il sospetto che «avevamo già espresso circa la presenza di una grande evasione a Taormina, oggi trova riscontro da un primo confronto con i dirigenti e il segretario comunale. Per circa tre ore abbiamo analizzato il bilancio di previsione 2023/2025 già approvato dal consiglio comunale nella seduta del 4 maggio. Ciò che è emerso da questa prima analisi è che fino ad oggi le entrate sono state valutate in base al principio delle somme incassate e non in base ai principi contabili che fanno riferimento alle somme accertate sulla base di apposite attestazioni dei funzionari competenti» Sono state prese a esempio quattro poste di bilancio per verificare la effettiva percentuale di evasione dei tributi municipali, Imu, addizionale Irpef, imposta soggiorno, Tari: «Viene confermato il sospetto di una evasione complessiva che va oltre il 70% rappresentato da circa il 20% dei contribuenti taorminesi in danno dell’80% dei taorminesi che pagano regolarmente i tributi ma che in termini di entrata effettiva rappresentano non oltre il 30% delle entrate complessive». Le voci di entrata esaminate riguardano nello specifico Imu, imposta municipale che ha una previsione di entrata di 5 milioni di euro mentre dovrebbe essere di circa 12/15 milioni di euro; addizione comunale Irpef con una previsione di entrata di circa 900 mila euro e dovrebbe essere di almeno 2,5 milioni; Imposta di soggiorno con una previsione di entrata di 2,8 milioni di euro e dovrebbe essere di almeno 4 milioni; Tari tassa sui rifiuti, con una previsione di entrata di 4,5 milioni e dovrebbe essere almeno 10 milioni. Obiettivo ora è la realizzazione della banca dati unica delle entrate municipali (quale l’incrocio dei dati catastali, utenze elettriche, utenze idriche, utenze rifiuti, concessione suolo pubblico, utilizzo beni immobili dell’ente).