«Le battaglie si combattono fino in fondo, sia che si vinca sia che si perda. La nostra non l’abbiamo vinta, ma abbiamo la consapevolezza di averla combattuta tutti insieme, nonostante un’evidente disparità di forze, soprattutto economiche, non lesinando in impegno, passione e cuore. Non è bastato. Non sono bastati cinque anni di impegno, pur in un quadro di oggettiva difficoltà». Così il sindaco Mario Bolognari commenta la sua sconfitta e l'affermazione del suo syc.
"Complimenti a Cateno De Luca, nuovo sindaco di Taormina, con la speranza che la nuova amministrazione possa continuare quello che abbiamo iniziato e migliorare lì dove necessario, resteremo dietro le quinte, in consiglio comunale, come sempre ad ascoltare i taorminesi e a lavorare per e con loro. Noi, come abbiamo fatto per i cinque anni precedenti, ci saremo. E vigileremo. Con Taormina e per Taormina", ha detto Bolognari.
"Noi non abbiamo vinto, e per questo andremo all’opposizione - ha aggiunto l'ex sindaco -. La nostra lo sarà, inflessibile e senza sconti, ma anche senza pregiudizi e preconcetti. Vigileremo sull’attuazione del programma, e con la stessa tenacia con cui ci siamo battuti nella competizione elettorale, combatteremo perché non si dilapidi il patrimonio politico, sociale e culturale che abbiamo costruito in cinque anni di governo".
I numeri
De Luca conquista la fascia tricolore in una competizione che ha visto recarsi alle urne il 65,72% degli aventi diritto al voto. I votanti nelle tredici sezioni presenti a Taormina, Trappitello e Mazzeo (dove votavano anche i residenti di Villagonia) sono stati 6452. Nel 2018, alle precedenti elezioni Amministrative, i votanti erano stati 6430 per una percentuale del 65,60%. Taormina è riuscita ad invertire il trend delle percentuali calanti di elettori al voto che si era registrata negli altri comuni siciliani. Il nuovo sindaco è riuscito a prevalere in tutte le 13 sezioni in cui si è votato, nelle 6 di Taormina centro, nelle 5 di Trappitello ed anche a Mazzeo e Villagonia. Almeno in questa occasione, dunque, è si è verificato un voto omogeneo sia in centro che nelle frazioni. De Luca aveva anche fatto la sua "profezia" sul voto, svelata dopo l'esito delle urne e che, nello specifico, prevedeva un 60% di consensi per lui, il 30% per Mario Bolognari e il 10% per Antonio D'Aveni.
Alla fine le previsioni sono state rispettate e De Luca è andato oltre le sue stesse aspettative e ha ottenuto il 64% circa contro il 25% del suo principale avversario, Bolognari, mentre D'Aveni si è fermato al 9%. Il nuovo sindaco di Taormina ha avuto la meglio anche a prescindere da quello che è stato l'apporto della sua seconda lista, guidata dall'altro candidato Alessandro De Leo.
e.c.
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