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Pace del Mela incorona ancora La Malfa: "Un'emozione che resterà per sempre"

Affermazione schiacciante sugli avversari Danilo Pagano e Angela Musumeci

Mario La Malfa stravince, è di nuovo lui il sindaco di Pace del Mela. E “Il cielo è sempre più blu”, a voler riprendere il brano che ha accompagnato tutta la sua campagna elettorale ma anche i momenti del trionfo. La sua è stata una riconferma schiacciante, un dato che è apparso abbastanza chiaro già dal pomeriggio di ieri in cui è stato sempre in testa e con un vantaggio netto sugli avversari. Per il mandato bis il ragioniere di 50 anni, con un lungo passato prestato alla politica pacese e nell'ultimo quinquennio da primo cittadino, trionfa con 2013 voti (su 3673 votanti pari al 68,75%).
«Abbiamo tracciato un percorso che ci porterà ad una continuità proficua, sono supportato da una squadra che mi ha dato tante soddisfazioni e ci sono le condizioni per fare benissimo a Pace del Mela», sono state le parole a caldo dello stesso La Malfa, che ha dedicato il successo al compianto assessore Salvatore Valore. Secondo arrivato con un distacco notevole di più di 600 voti Danilo Pagano, che invece ha ottenuto 1384 preferenze, conquistando comunque l'opposizione, rispetto alla Bianchetti in coda ai due sfidanti con 188 voti; numeri diversi, ma non molto, hanno registrato le rispettive liste a sostegno dei candidati, “Alternativa” (1340 voti) e Pace del Mela che R-Esiste (206 voti).
A decretare il risultato finale per La Malfa è stato comunque il sostegno poderoso della sua “Per Pace del Mela” (2029 voti), quella famiglia a cui si è legato cinque anni addietro e che per questa tornata ha contato anche nomi nuovi pronti a sposare gli intenti della coalizione. Il ruolo svolto di buon padre di famiglia ha portato La Malfa a tenere «ben salda la mia squadra con la quale ho condiviso gioie, enormi dolori, traguardi, preoccupazioni e responsabilità». Accanto a lui un’inossidabile Monia Amendolia, a cui andranno la vicesindacatura e un Assessorato. Gli altri assessori già designati sono i riconfermati Mario Schepis e Andrea Trio e il giovane Matteo Meo, già consigliere di maggioranza nel quinquennio precedente. E poi è arrivato il momento dell’entusiasmo in paese che, già dalla captatio del “verdetto popolare”, è stato a mille, coinvolgendo tanti, soprattutto molti giovani. La Malfa è apparso visibilmente commosso, soprattutto dopo l'abbraccio con l'anziano padre, sebbene sembrava avesse già avuto il polso dell’esito finale quando commentando sui social l’ultimo comizio aveva detto: «L’emozione di stasera resterà per sempre. Abbiamo avuto una piazza unica. È la nostra piazza. La nostra gente. I nostri amici. Quelli che ci hanno accompagnato in tutte queste sere. Che ci hanno sommerso di affetto. Di amore. Pace del Mela vuole amore. Pace del Mela vuole la pace. Pace del Mela vuole Mario La Malfa sindaco. Tutti assieme andiamo a vincere». Con questa consapevolezza ha condotto una campagna elettorale serrata ma elegante, a tratti pungente con l’avversario. Gli abbracci dello slogan, a rappresentare la crescita del gruppo, ieri sera sono stati confermati da quelli della gente davanti alla sede elettorale pacese per il neosindaco e i suoi, intervenuti a ringraziare ma anche a festeggiare un risultato eclatante. Ora è tempo di continuare a percorrere la strada imposta dal mandato amministrativo e cioè portare avanti il programma elettorale e non deludere i cittadini. Quello amministrativo vuol essere una proposta seria e articolata e parte dall’ambiente. L’intento è quello di promuovere politiche efficaci e azioni concrete per affrontare le sfide future, trasformando i problemi in opportunità. Oltre alla lotta all’abbandono dei rifiuti, è prevista la progettazione di reti ecologiche, lo sviluppo delle comunità energetiche. Infine fondamentale per il sindaco è proseguire il lavoro sul riequilibrio del bilancio per cui è già stato avviato un percorso virtuoso, come più volte sottolineato. «Il nostro unico obiettivo è quello della buona amministrazione»>. Il compito è arduo, soprattutto trattandosi di un mandato bis che deve tenere conto della fiducia ancora una volta riposta nella squadra; insomma ricomincia un altro quinquennio da spendere operosamente “Per Pace del Mela”. E se qualcosa non avesse funzionato in precedenza, occorre “armarsi” e provare a fare di più e meglio.

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