La comunità di Roccavaldina si accinge a varcare le urne. Le due opzioni di scelta sono la lista “Roccavaldina nostra” a sostegno del sindaco uscente Salvatore Visalli e il gruppo “Cuore roccese” a supporto di Antonio Antonuccio. Il primo chiede la continuità amministrativa, mentre lo sfidante punta a guidare il Municipio «per dare una svolta rispetto al quinquennio precedente».
La campagna elettorale, ormai agli sgoccioli, si è accesa più nei toni che nei contenuti, e questo è l’evidente segnale di come gli schieramenti abbiano il fermo obiettivo di vincere le elezioni.
Antonio Antonuccio, che in parte rivendica i progetti attuati e avviati dal padre Domenico, già sindaco di Roccavaldina, intende realizzare quanto secondo lui «non è stato concretizzato in questo lustro di governo». Per il candidato di “Cuore roccese”, «l’azione amministrativa deve tenere conto di un elemento imprescindibile, ossia del dialogo con tutti gli organi istituzionali, in modo tale da instaurare una collaborazione reciproca che possa fattivamente portare al raggiungimento dei vari traguardi». Tra le priorità figura «l’attuazione di un progetto già esistente che riguarda la passeggiata fra Piano Rosario e la chiesa dei Cappuccini, in modo da creare un’area calpestabile panoramica che sia il cittadino roccese che il turista saltuario potranno apprezzare con vero piacere».
Per il sindaco uscente Salvatore Visalli, invece, «occorre proseguire il cammino avviato, perché il vero banco di prova è rappresentato dai dieci anni amministrativi». Il candidato di “Roccavaldina nostra” ripercorre il primo mandato: «Quando mi sono insediato abbiamo trovato una situazione precaria – spiega –. Il Comune proveniva da una fase di commissariamento e si ricorreva ad anticipazioni di tesoreria per pagare gli stipendi ai dipendenti. Oggi contiamo su una liquidità di cassa che si avvicina al milione di euro e un avanzo di amministrazione libero per oltre 100mila euro. In questi anni – prosegue Visalli – abbiamo garantito tutti i servizi socio-assistenziali di cui una comunità ha bisogno»
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