Prima dell’ultimi comizi di questa sera a conclusione della campagna elettorale abbiamo incontrato i tre candidati sindaci per conoscere le loro opinioni su alcune tematiche importanti per la comunità di Castell’Umberto.
Come ben risaputo ritorna in campo per il suo terzo mandato elettorale il sindaco uscente Vincenzo Lionetto Civa, che dopo due mandati da primo cittadino tenta con la sua terza candidatura di arrivare a quota 15 anni di sindacatura. A sfidarlo come cinque anni ci saranno due donne, Veronica Maria Armeli, attuale capogruppo dell’opposizione consiliare e Valeria Imbrogio Ponaro, ex vice sindaco, della giunta del sindaco Lionetto.
Dopo 20 anni, ai nastri di partenza ci sarete tre candidati sindaco. Non si è riusciti a fare sintesi sulla scelta di due soli candidati contrapposti. Che significa?
La Armeli risponde che «è palese che se oggi sindaco e vice sindaco della maggioranza uscente sono candidati con due diverse liste vuol dire che il gruppo che ha amministrato negli ultimi 10 anni si è bocciato a vicenda e poi si è diviso, perché nessuno dei due gruppi, devo supporre, ha fiducia dell’altro». Imbrogio spiega che «ritengo che una offerta politica ampia sia sempre una buona notizia per i cittadini. La nostra è una comunità viva e qualunque forma di partecipazione testimonia questa vitalità». Mentre il sindaco uscente Lionetto ci dice che «arrivare a tre candidati significa la lacerazione di una comunità come Castell’Umberto con appena 3000 abitanti, in sintesi il neo sindaco eletto rappresenterà solo il 33% dell’elettorato».
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