L’on. Alessandro De Leo ha presentato le proprie dimissioni da consigliere comunale al Comune di Messina. “Come avevo annunciato all’indomani della mia elezione a parlamentare regionale – afferma De Leo - ho ritenuto di presentare le mie dimissioni da consigliere comunale. Nelle scorse settimane avevo deciso di rinviare tale scelta, già presa da tempo, per cercare di dare il mio contributo nel tentativo di ricomporre il quadro politico frammentato che si è prodotto in consiglio comunale. Devo purtroppo prendere atto che questo tentativo non ha prodotto finora i risultati sperati. Sono tuttavia convinto che ci siano ancora le condizioni per rimettere a punto il quadro politico e dare piena attuazione al programma per la città, appellandomi ancora una volta al pieno rispetto del mandato elettorale che abbiamo ricevuto dai cittadini a giugno 2022. Ho quindi deciso di presentare le mie dimissioni da consigliere comunale per concentrare le mie energie nel pieno svolgimento del gravoso incarico di parlamentare regionale e del ruolo politico in Sicilia Vera e Sud Chiama Nord. Il mio impegno per la città di Messina, nel ruolo di parlamentare regionale, non verrà comunque mai meno, a sostegno del Sindaco Basile e dell’amministrazione comunale, per portare avanti il progetto di rilancio della città avviato da Cateno De Luca. Ho peraltro la consapevolezza di passare il testimone all’amico Giuseppe Schepis, che ho avuto l’opportunità di conoscere e apprezzare nella passata consiliatura, che sono certo che saprà dare il suo contributo nell’interesse della città”. Una decisione, quella di De Leo, che rimescola le carte anche rispetto alla elezione dell’ufficio di presidenza e al programma di scadenze del Comune. Infatti rimanendo senza un effettivo il consiglio comunale non potrà riunirsi per eleggere il nuovo presidente e soprattutto non potrà votare il bilancio di previsione e il nuovo piano tariffario della Tari. Che scadono a fine mese. Nei giorni scorsi 15 membri dell’opposizione avevano presentato una richiesta di seduta per l’elezione del presidente del consiglio che sarebbe dovuta avvenire entro il 25 maggio ma a questo punto - con le dimissioni di De Leo - non ci sono più certezze rispetto alle date della votazione che sbloccherebbe l’attività del consiglio in questo momento assolutamente congelata. Non mancheranno le dure reazioni politiche da parte dell’opposizione alla luce di una decisione che potrebbe avere importanti ripercussioni sulla vita amministrativa immediata dell’ente.
Basile: "Non è crisi politica, solo una fuga in avanti"